In un gran premio segnato dal lutto per la scomparsa del suo fondatore, la Red Bull ad Austin segna un’altra pietra miliare del mondiale di Formula 1
Cominciano a scarseggiare gli aggettivi per una Red Bull semplicemente impressionante anche ad Austin, nel Gran Premio USA di Formula 1, così come in tutto il resto della stagione.
La tredicesima vittoria stagionale di Max Verstappen rappresenta un altro fiore all’occhiello di una scuderia che entro la fine del campionato potrebbe ritoccare almeno altri due clamorosi primati.
Formula 1, i record della Red Bull
Verstappen, da ieri, è già il pilota che ha ottenuto il maggior numero di vittorie eguagliando il precedente primato di Michael Schumacher e di Sebastian Vettel. Ma il pilota olandese ha tre appuntamenti a disposizione, in Messico, Brasile e Abu Dhabi, per migliorarsi e diventare il pilota più vincente di sempre nella storia del campionato.
Verstappen e titolo costruttori
Conquistando il titolo costruttori con tre gran premi di anticipo rispetto alla fine del calendario, la Red Bull potrebbe puntare a battere un altro primato sensazionale. Quello del numero di punti conquistati nell’arco di un singolo campionato.
Il record al momento spetta alla Mercedes, con 765 conquistati nella stagione 2016, ben 296 lunghezze proprio sulla Red Bull, seconda.
La scuderia angloaustriaca al momento ha già 656 punti, con un potenziale di 132 punti complessivi – considerando vittoria, secondo posto e punto addizionale per il giro più veloce – da mettere a bilancio. Alla Red Bull ne servono 110 per battere questo primato che sembrava assolutamente inattaccabile. Tre vittorie e almeno altri due secondi posti. Un’impresa non impossibile per una scuderia cui quest’anno sta riuscendo praticamente qualsiasi cosa.
Il trionfo di ieri è arrivato il giorno dopo la morte all’età di 78 anni del miliardario proprietario della squadra, Dietrich Mateschitz, fondatore del colosso Red Bull, marchio global nel settore degli energy drink e del marketing.
