Ferrari, scatta l’allarme in vista di Suzuka: altra mazzata per Leclerc.
Il Gran Premio di Singapore ha visto per l’ennesima volta la Red Bull tagliare il traguardo davanti a tutti. Non Max Verstappen, bensì Sergio Perez che dopo aver bruciato in partenza la Ferrari di Leclerc ha vinto la gara riuscendo a respingere gli attacchi del monegasco.
Al di là del mancato successo, le Rosse, compresa quella di Carlos Sainz che ha ottenuto un eccellente terzo posto, hanno dato entrambe la sensazione di aver compiuto notevoli passi in avanti avvicinandosi nelle prestazioni in gara alle invincibili Red Bull.
Ora tutte le attenzioni e gli sforzi sono rivolti al prossimo Gran Premio, quello del Giappone che si correrà sul classico circuito di Suzuka domenica 9 ottobre. Un’altra tappa in quel sud-est asiatico dove la Formula 1 gode di enorme popolarità.
L’appuntamento giapponese torna in calendario dopo tre anni di assenza legati ovviamente all’esplosione della pandemia da Covid-19. Il team di Maranello si appresta a vivere il prossimo week end con un cauto e malcelato ottimismo.
Le ultime gare hanno infatti evidenziato un crescita a livello di prestazioni rispetto soprattutto ai GP di Spa e Zandvoort, ma ha destato qualche perplessità la gestione delle temperature degli pneumatici.
Ferrari, scatta l’allarme: le gomme sono un problema
Questo problema rischia di ripetersi anche in Giappone, su un tracciato peraltro molto particolare che costringerà Pirelli ad utilizzare le tre mescole di pneumatici più dure presenti nella gamma di prodotti realizzati per questa stagione.
“La pista è caratterizzata da tratti da alta velocità con frequenti cambi di direzione, e quindi si genera molta energia negli pneumatici – ha spiegato lo spagnolo Carlos Galbally, responsabile dell’area pneumatici in Ferrari –. Si tratta di un circuito anomalo per quanto riguarda la distribuzione dello sforzo”
Prosegue Galbally: “Il circuito di Suzuka è il più equilibrato e simmetrico di tutto il calendario, quindi l’energia prodotta dalle curve a destra è identica a quella che si crea nelle curve verso sinistra“.
A quanto pare in Giappone l’usura degli pneumatici è molto elevata a causa della combinazione dei curvoni da alta velocità e delle caratteristiche dell’asfalto, che ha un livello di abrasività medio-alto.