Autovelox, spuntano i colori: sorprese in arrivo per gli automobilisti. Altre novità in arrivo per i cittadini nelle prossime settimane
L’autovelox è ormai uno strumento con cui tutti i cittadini, in particolare gli automobilisti, devono necessariamente fare i conti. Va ricordato infatti che è stato introdotto in Italia con il compito di sanzionare gli eccessi di velocità su strade e autostrade.
Esistono infatti normative ben precise che regolano la rilevazione della velocità dei veicoli ed esiste, o almeno dovrebbe esistere in teoria, una logica stringente di applicazione delle sanzioni a danno dei cittadini che infrangono le regole.
La presenza di autovelox deve essere segnalata preventivamente attraverso la segnaletica stradale, per evitare frenate improvvise da parte dei conducenti alla vista dell’autovelox che porterebbero a eventuali tamponamenti a catena.
I cartelli che ne segnalano la presenza devono essere posti ad una distanza corretta che porti l’automobilista di turno a diminuire la velocità gradatamente e non di colpo, e non possono essere distanti più di quattro chilometri dalla postazione.
L’apparecchiatura, poi, deve essere di tipo omologato e opportunamente tarato. Se gli apparati sono di tipo mobile è obbligatoria la presenza in strada di una pattuglia della polizia stradale per la contestazione immediata.
Autovelox a colori, come funzionano
Nel tempo, sono comparsi diversi tipi di apparati, da quelli fissi alla pistola laser, fino ai tutor attivati sulle autostrade. In epoca più recente sono comparsi ai bordi di molte strade delle colonnine arancioni o blu segnalate come autovelox, ma sul tema c’è molta confusione.
Gli autovelox arancioni, chiamati anche Velo Ok, sono aumentati a dismisura sulle strade urbane ed extraurbane. Si tratta essenzialmente di involucri in plastica cilindrici dotati di oblò, che possono ospitare apparati autovelox.
Possono, perché non necessariamente dentro ce ne è uno, spesso anzi sono vuoti e fungono da meri dissuasori.
Il colore blu caratterizza invece un altro tipo di box, sempre contenente autovelox, dalla forma più squadrata e realizzati in metallo. Non ospitano apparecchiature Velo Ok ma apparati di tipo fisso.
I dispositivi, a funzionamento diurno e notturno, con tecnologia laser e telecamera digitale infrarossi con riconoscimento delle targhe, possono essere gestiti da remoto in modo da rendere possibile la contestazione immediata delle infrazioni.