Calcio in lutto, che perdita per il giornalismo: addio a un inviato di Novantesimo Minuto. Scompare una figura di rilievo della televisione
Un altro lutto scuote il mondo del calcio e in particolare quello del giornalismo sportivo. L’ambiente televisivo, in particolare mamma RAI, piange la scomparsa di uno dei suoi cronisti più preparati e competenti.
Se n’è andato in punta di piedi, con il suo stile asciutto ed essenziale, Marco Lucchini Gabriolo. Settantasette anni, nato a Milano e affermatosi come giornalista proprio in Lombardia, Lucchini – che era affetto da Sla – ha esordito sigli schermi della TV di Stato nel 1981.
Iniziò a fari conoscere all’interno della celebre TG2 Sabato Sport e in molte rubriche sportive del secondo canale della RAI tra cui soprattutto TG2 Sportsera e Domenica Sprint in cui era inviato fisso.
Sempre nel 1981 Lucchini ebbe modo di commentare il Super Bowl XV per Canale 5. Ma la grande popolarità arrivò grazie a 90esimo minuto, di cui era inviato dallo Stadio Sinigaglia di Como per le partite del Como e in alternanza allo Stadio Zini di Cremona per le gare interne della Cremonese.
Calcio in lutto, addio al giornalista Marco Lucchini Gabriolo
Marco Lucchini è stato uno dei tanti volti di 90esimo Minuto scomparsi nel corso degli anni. Dal 2003 è stato il curatore di Domenica Sprint mentre in precedenza aveva seguito, sempre da curatore, anche Stadio Sprint e la Domenica Sportiva.
Subito dopo la notizia della sua scomparsa i colleghi della RAI a lui più vicini hanno vpluro rendergli omaggio. Il primo è stato Paolo Paganini che commentato sul suo profilo Twitter.
“Ho appreso ora della scomparsa di Marco Lucchini. È stato il mio caporedattore alla Rai di Milano. Persona eccezionale, unica, di grande umanità. Un signore! Ricordo le cene a Monterosso nelle 5 Terre perché lui aveva casa li. Ciao Marco“.
Particolarmente commovente il ricordo di due giornaliste come Sabrina Gandolfi e Alda Angrisani, che hanno lavorato a lungo con Lucchini.
“Ci mancherai Marco. Tantissimo. Cervello troppo fino e modi troppo rudi per essere compreso da tutti e ci onoriamo di averti capito a fondo, di averti incontrato sulla nostra strada e soprattutto di essere state degne del tuo rispetto, della tua stima e del tuo affetto“.