Sinisa Mihajlovic commuove il mondo del calcio: “Ci rivedremo, spero presto”. Le toccanti parole dell’allenatore fanno tremare il Bologna
Ormai la decisione è presa e nessuno può tornare indietro. La carriera di Sinisa Mihajlovic come allenatore del Bologna è arrivata la fine anzitempo, una decisione che ha diviso il mondo del calcio e quello dei tifosi.
Ora però dopo l’annuncio del club arrivano le parole dell’allenatore che è un fiume in piena. Una lettera aperta, pubblicata da ‘La Gazzetta delllo Sport’ per salutare il suo pubblico ma anche per puntualizzare quello che non gli è piaciuto. Perché era chiaro fin da subito che Sinisa ha subito la decisione e non ha potuto opporsi.
“Mi è capitato spesso di salutare tifosi, giocatori, società, città, per dire addio o arrivederci. Fa parte della carriera di un calciatore e di un allenatore andare via prima o poi. I cicli sportivi nascono, si sviluppano, regalano soddisfazioni, a volte delusioni e poi inevitabilmente finiscono. Nulla è eterno. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste”, scrive spiegando che la sua vita in Emilia non è stata solo calcio.
E poi aggiunge che “ho cercato di ripagare tutto questo affetto con il mio totale impegno e attaccamento alla maglia: non risparmiandomi mai sul campo o da un letto di ospedale“. Lui è sicuro di aver ripagato tanto affetto mettendoci tutto quello che poteva dare: “Potevo fare ancora meglio? Forse. Ho dato tutto me stesso? Sì, senza il minimo dubbio. E questo mi permette di guardare tutti a testa alta e non rimproverarmi nulla”.
Sinisa Mihajlovic commuove il mondo del calcio: “Non capisco ma lo accetto”
Qui arrivano le parole di dissenso contro il club. “Non sono mai stato un ipocrita, non lo sarò neanche stavolta: non capisco questo esonero. Lo accetto, come un professionista deve fare, ma ritenevo la situazione assolutamente sotto controllo e migliorabile. La società non era del mio stesso avviso. Siamo appena alla quinta giornata, faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo. Peccato”.
A scanso di equivoci, Mihajlovic spiega che le sue condizioni di salute sono buone, ormai non è più sotto cura e sta facendo solo dei controlli. “Non sono mancato un giorno. Nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina. Non è questo il momento per analisi calcistiche sull’ultimo periodo, sul mercato, sulla gestione di alcune situazioni che non mi hanno trovato d’accordo”.
Infine il saluto alla società, a tutti i dirigenti che ha avuto al suo fianco, allo staff che lo ha sopportato. E poi “l’ospedale Sant’Orsola, una delle eccellenze di questa meravigliosa città e cito, per tutti, la dottoressa Francesca Bonifazi. Auguro al Bologna e a tutti i tifosi i migliori successi sportivi: al mio successore lascio un gruppo sano, una cultura del lavoro e, credo, dei valori importanti condivisi con questo ambiente. Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi”.