La vicenda di Paul Pogba tiene banco da ormai tre giorni e dopo l’intervento chirurgico sul ginocchio del giocatore francese anche il CT dei Bleus Deschamps dice la sua
Le ultime notizie che riguardano Paul Pogba raccontano di un intervento chirurgico eseguito ieri, un intervento riuscito che lo stesso centrocampista francese ha commentato con ottimismo.
In un breve messaggio social diffuso ieri Pogba ha tranquillizzato tutti circa le sue condizioni: “Ringrazio dei messaggi di affetto e del supporto” ha detto in video il Polpo parlando poi direttamente al suo ginocchio e chiedendogli di fare il bravo e di consentirgli di tornare presto e in forma sul campo.
Polemiche sulla scelta del giocatore
Le dichiarazioni rassicuranti di Pogba non stemperano tuttavia un certo clima di tensione intorno al giocatore per questa decisione di non operarsi che per 43 giorni ha costretto il calciatore a una terapia di recupero e di riposo che si è rivelata del tutto insufficiente. Il danno al menisco evidentemente era troppo grave. E tra pareri di esperti e qualche veleno dei tifosi sui social, la polemica anche ieri è rimasta a livelli di guardia.
Deschamps e Pogba
La sconfitta della Juventus a Parigi contro il Paris Saint Germain ha fatto da elemento catalizzatore a un argomento che è di interesse comune. Per la Juve e per la Francia. Perché Pogba è inevitabilmente uno dei giocatori simbolo della nazionale che in Qatar difenderà il titolo mondiale conquistato quattro anni fa in Russia.
Il fatto che il giocatore abbia deciso di non operarsi sperando di fare il Mondiale non va giù ad Allegri, figuriamoci ai tifosi della Juve. Quelli della Francia dal canto loro hanno vissuto con un certo fastidio le polemiche che da alcuni giorni rimbalzano tra giornali e social sulle presunte consulenze “alternative” di Pogba in ambito medico.
Sulla questione ieri ha parlato anche il CT della Francia Didier Deschamps che ha preferito evitare qualsiasi commento diretto: “C’è tempo per valutare con calma e con serenità, negli interessi del calciatore. Certo, i tempi sono davvero molto stretti e un recupero in tempo per il Mondiale appare quanto meno difficile”.