Novak Djokovic costretto a rivivere una situazione che ne ha condizionato il rendimento e i risultati nel 2022. Un campionissimo si schiera (nuovamente) dalla sua parte
Manca solo l’ufficialità ma ormai è praticamente certo. Per la sesta volta in questa stagione, Novak Djokovic è costretto a saltare un torneo, in cui è regolarmente iscritto, per la scelta di non vaccinarsi contro il Covid.
E’ accaduto a inizio anno all’Australian Open con il serbo, di fatto, detenuto prima dell’espulsione, culmine di una vicenda che ha quasi portato alla crisi diplomatica tra Serbia e Australia, scatenando un dibattito planetario. Tra marzo e aprile, altri due forfait eccellenti a Miami e Indian Wells, stessa situazione ripetutasi recentemente a Cincinnati e Montreal, tutti tornei, quelle elencati, nei quali la vaccinazione è un requisito imprescindibile e necessario per la partecipazione.
Lo stesso accadrà, a meno di clamorosi di scena, anche allo Us Open, ultimo Slam dell’anno al quale Djokovic è iscritto come quinta testa di serie del seeding. A un giorno dal sorteggio del tabellone del torneo maschile, l’atteso alleggerimento della normativa per l’ingresso dei non vaccinati negli Usa non è ancora arrivata. Djokovic, pertanto, sarà costretto al forfait, un epilogo che, inevitabilmente, farà ancora discutere
Djokovic, una leggenda del tennis si schiera dalla sua parte
Dalla parte di Djokovic e contro la sua esclusione dallo Us Open 2022, è tornato nuovamente a schierarsi John McEnroe. Il campione americano che commenterà il torneo per Eurosport ha ribadito la sua posizione. “Non è affatto giusto – si legge nelle dichiarazioni riprese da Tennisworditalia – e penso sia uno scherzo. Io avrei fatto il vaccino e sarei andato a giocare ma Nole ha convinzioni davvero forti ed occorre rispettarle.”
McEnroe ha rincarato ulteriormente la sua posizione: “Dopo due anni e mezzo di pandemia, credo che le persone ne sappiano di più ed è una barzelletta che Djokovic non possa venire qui a giocare.”
McEnroe ha anche sottolineato come questa situazione sia dannoso per Djokovic anche per un altro aspetto: “Allenarti senza sapere se poi potrai giocare ti mette a dura prova. E’ già accaduto in Australia e anche adesso gli ci vorrà tempo per rimettersi in sesto.“