Bufera Ferrari, saltano tutti: “Continuano a prendere la decisione sbagliata”. Mondiale regalato alla Red Bull, trovato il colpevole
Un Mondiale compromesso, per qualcuno quasi regalato alla Red Bull. Perché fino a quando la Ferrari non ha cominciato a sbagliare strategie e scelte, c’è stato equilibrio e Charles Leclerc ha tenuto il passo di Max Verstappen. Ma da Montecarlo in poi gli errori si sono accumulati e adesso ci sono poche speranze di riaprire il discorso.
Chi vive la situazione da vicino sta cercando di tenere le fila serrate. Ma chi osserva da fuori si è fatto un’idea che è molto diversa da quello che vuole far passare Maranello. Come l’ex pilota Marc Surer che ha picchiato pesante, intervistato dal sito Formel1.de: “Continuano a prendere la decisione sbagliata. Io licenzierei tutte le persone che si occupano della strategia. È incredibile come la Ferrari riesca a fare così male”.
Secondo lui non è vero che le due Rosse all’Hungaroring nella seconda parte della gara non avevano il passo per reggere la concorrenza. Semplicemente sono state montate le gomme sbagliare e quindi era impossibile fare meglio. Ecco perché Surer azzererebbe i vertici in pista: “Qualcuno in alto dovrebbe dire anche qualcosa: ‘Cosa stanno facendo effettivamente? Abbiamo l’auto più veloce in pista‘”.
Bufera Ferrari, saltano tutti: il muretto sbaglia, ma Binotto non è colpevole
In effetti la stagione delle Ferrari sta facendo molto discutere perché sembra chiaro che il potenziale è quello della grande squadra ma i risultati non arrivano. Ma ci sono opinioni diverse sugli eventuali colpevoli. Come quelle di Juan Pablo Montoya, ex pilota di Williams e McLaren ancora amatissimo dal pubblico.
Il colombiano, intervistato da ‘Vegas Insider’, ha difeso le decisioni di Mattia Binotto: “La Ferrari dovrebbe essere in testa alla classifica con un netto vantaggio. E penso che oggi abbiano ancora il ritmo per vincere le gare, ma continuano a battersi da soli. Se capiscono cosa devono fare ed elaborano strategie migliori allora possono vincere molte gare. È come se avessero così tanta paura di prendere decisioni. Secondo me, questo è ciò che li penalizza davvero”.
E allora è colpa di Binotto? “No, lui non è il ragazzo dedito alla strategia. Tutti lo incolpano, ma non è lui. Non credo che sia lui a dire: ‘Montiamo la gomma dura’. Ecco perché hai degli strateghi, per questo paghi le persone migliori per prendere quelle decisioni”.