Il primo incontro da DAZN, AGCom e Lega Serie A ha stabilito quelle che dovranno essere le condizioni e le procedure per i rimborsi rispetto a chi ha subito i blackout della prima giornata
A due giorni di distanza dal sabato nero della Serie A, con migliaia di utenti che non riuscivano a connettersi al sito di DAZN o che si vedevano espulsi dallo streaming nel bel mezzo della messa in onda, ecco le prime risposte.
Come anticipato da DAZN, che tuttavia sostiene che i problemi della prima giornata limitatamente ad alcune partite (in particolare Salernitana-Roma e Fiorentina-Cremonese) sarebbero stati individuati e risolti, gli abbonati che non hanno potuto vedere la loro squadra del cuore saranno risarciti.
DAZN, procedure e modalità dei rimborsi
Ma le modalità sono piuttosto macchinose, e non semplicissime. Intanto solo avranno diritto a chiedere il rimborso solo gli spettatori che hanno sottoscritto l’abbonamento solo con DAZN. Chi vede la piattaforma di streaming grazie all’abbonamento con TIM Vision dovrà rivolgersi al gestore telefonico. E poi, come anticipato ieri, DAZN verificherà che l’utenza di ogni singolo abbonato – abbinata all’indirizzo e-mail che funge da login – non abbia usufruito di almeno due ore di programmazione.
Chi ha diritto all’indennizzo
Stando a quanto si apprende da fonti ufficiose il problema sarebbe nato dal contemporaneo login di troppi utenti. Nessun problema lunedì, durante il posticipo con la Juventus.
L’AGCom ha chiesto a DAZN il rimborso degli abbonati penalizzati. Richiesta che il colosso inglese di produzione e broadcasting ha accolto. Bisognerà presentare una richiesta di rimborso o di indennizzo, non più di uno a settimana e non superiore al 25% dell’abbonamento mensile. Ma se un abbonato dovesse avere problemi per tutto il mese, senza usufruire del servizio potrà richiedere lo storno della quota mensile di abbonamento che gli sarà riaccreditata.
Il modulo da scaricare per ottenere il rimborso è questo. Andrà inoltrato al servizio clienti di DAZN, magari accompagnato dallo screenshot di uno speed test che dimostri che la connessione era regolarmente funzionante. Per dimostrare che il malfunzionamento non dipende dalla propria postazione. Resta la possibilità, per chi ha sottoscritto l’abbonamento da meno di 14 giorni, la rinuncia al servizio con la richiesta di rimborso nell’ambito delle norme sul diritto di ripensamento. Nel caso il modulo da scaricare e inviare è questo.