Formula 1, Hamilton ha un nuovo nemico nella corsa verso l’ottavo titolo mondiale: le decisioni del team per tranquillizzarlo
La scena l’hanno vista tutti e a qualcuno non è nemmeno piaciuta. Lewis Hamilton nella sua rimonta per andare a prendere Max Verstappen che in quel momento era ancora in testa, ha trovato sulla sua strada Valtteri Bottas. Un sorpasso a 13 giri dalla fine, ma non proprio agevole.
L’inglese ha rischiato di perdere tempo importante anche se poi sette giri dopo ha completato la rimonta ed è andato a vincere il GP di Spagna. Nel dopo gara però si è parlato anche di quello, con il finnico che ha spiegato la sua posizione. Chiaramente aveva sentito il messaggio dai box e sapeva che Lewis era più veloce, ma doveva anche tenere alle spalle Leclerc e per questo stava forzando
Parole che Toto Wolff, team manager Mercedes, non ha però condiviso fino in fondo: “Avremmo gradito qualcosa di diverso, Lewis stava impostando una strategia completamente differente. Avrebbe raggiunto Verstappen più velocemente, ma alla fine abbiamo comunque raggiunto il risultato. Se avessimo perso la gara, sarei stato molto più critico verso di lui.”
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Formula 1, Valtteri Bottas nemico in casa per Hamilton? Toto Wolff ne vuole parlare
Un’incomprensione che si inserisce in una situazione delicata per Bottas, messo continuamente sotto pressione da inizio stagione. Rendimento non all’altezza, soprattutto in gara, e continue voci di un suo avvicendamento con George Russell in arrivo dalla Williams.
Lui ha smentito, anche spazientito, e Mercedes non ha commentato. Wolff però ha confermato che quanto successo a Barcellona in gara sarà ridiscusso a bocce ferme: “Ne parleremo, in una discussione amichevole”, anche se Bottas per ora non è in discussione.
La mente di tutti è tornata indietro di cinque anni, stesse pista e stesse monoposto anche se allora al fianco di Hamilton c’era Rosberg. Quella carambola iniziale tra le due Mercedes, entrambe fuori, e Max Verstappen libero di andare a trionfare. Un disastro che almeno è stato evitato.
