Stefano Tacconi, spunta una nuova verità: “Non è in grado di farlo”

Stefano Tacconi, spunta una nuova verità: “Non è in grado di farlo”. Le condizioni del campione migliorano, ma il figlio puntualizza

Ormai sono passati quasi tre mesi dall’aneurisma che ha colpito Stefano Tacconi ad Asti, dal suo ricovero d’urgenza all’ospedale cittadino prima e in quello di Alessandria poi. Tre mesi fatte di paure e speranze, voglia di rinascere e di combattere che l’ex calciatore amatissimo da tutti i tifosi ha dimostrato.

Stefano Tacconi e Gigi D’Alessio (Instagram)

Fino ad oggi tutte le notizie sulle sue condizioni di salute sono uscite direttamente dai bollettini dei medici oppure dalla famiglia. Qualche intervista della moglie Laura, soprattutto a Mattino Cinque, e i post del figlio Andrea che era con lui il giorno del malore e non l’ha mai mollato un attimo.

Poi qualche giorno fa a sorpresa sul ‘Secolo XIX’ e poi su ‘La Stampa’, che appartengono allo stesso editore, è spuntata un’intervista a Tacconi. Dichiarazioni molto confortanti sulla sua salute, battute come la richiesta al figlio di portargli un gin tonic, persino la sua felicità nel veder partire Dybala dalla Juventus. E così è sembrato un altro segnale molto positivo verso il suo completo recupero.

Stefano Tacconi, spunta una nuova verità: le parole del figlio spiegano tutto

(Instagram)

Tutto bellissimo, ma non tutto vero come denuncia Andrea Tacconi. Ancora una volta il primogenito del campione ha scelto i social per aggiornare tutti sulla salute del padre ma anche per smentire quello che era stato scritto. “Vedo che stanno girando notizie che fanno sembrare mio padre in ottima forma e in grado di rilasciare interviste… quando in realtà non sarebbe assolutamente in grado di fare, se non attraverso noi come famiglia. Tengo a precisare che mio padre non ha mai rilasciato nessuna dichiarazione con nessun giornalista”.

Quindi una forzatura? A leggere le sue parole sì, anche se è indubbio che dopo la grandissima paura iniziale e le settimane di attesa spasmodica in attesa di un segnale, oggi la situazione sia molto migliore. Stefano Tacconi si alza dal letto e fa due sedute di fisioterapia al giorno, cercando di essere autonomo. E se andrà avanti così, alla fine dell’estate potrebbe anche tronare a casa.

Stefano Tacconi e il figlio Andrea (Instagram)

Intanto il dottor Andrea Barbanera, il primario che ha seguito tutto il suo ricovero fin dall’inizio, al quotidiano ‘Il Piccolo’ qualche tempo fa ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Il nostro grande successo sta nel fatto che i famigliari di Tacconi hanno voluto che restasse qui. Avrebbero potuto trasferirlo altrove, senza alcun problemi. Il figlio, col quale ho instaurato un bel legame, s’è informato e ha scelto noi”.

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