Ribaltando completamente le sorti di un primo set che l’aveva vista in netta sofferenza, Elena Rybakina conquista la finale femminile di Wimbledon
Elena Rybakina vince al terzo set la finale del torneo femminile di Wimbledon. Una impresa straordinaria, in una sfida vinta con pieno merito al termine di una splendida rimonta.
Una finale del genere era una novità assoluta. Una tennista africana contro una tennista kazaka, nessuna delle due mai arrivate così in alto in un torneo dello Slam.
Un segnale del fatto che il tennis femminile sta vivendo un forte momento di evoluzione. Rafforzato dall’assenza delle tenniste russe e bielorusse – deciso unilateralmente dall’organizzazione – che evidentemente è pesata non poco sui valori complessivi di un torneo che vede Swiatek e Kontaveit uscite troppo presto scoperchiando qualsiasi pronostico.
Wimbledon, la vittoria di Rybakina
La finale si chiude al terzo set dopo due frazioni che sono l’una il negativo dell’altro. Convincente e determinata Ons Jabeur nel corso del primo set, che vede la tunisina in pieno controllo con due turni di servizio strappati autorevolmente. Incredibilmente incerta ed evanescente la tunisina nel secondo, incapace di rispondere adeguatamente alla feroce rimonta di una Rybakina più efficace, meno fallosa e soprattutto molto più precisa. Decisivo il terzo game della seconda partita quando la Jabeur, sotto 1-2, spreca tre palle break – un paio delle quali davvero ingenuamente – per perdere il ritmo di un match che sembrava avere sotto controllo.
La rimonta decisiva
Sullo slancio di un finale di secondo set dominato, Elena Rybakina strappa subito il break a una Jabeur più appesantita e fallosa. Una partita completamente diversa rispetto a quella del primo set: e anche se la tunisina dà qualche segnale di ripresa, la kazaka è bravissima a sfruttare ogni indecisione della sua avversaria andando a conquistare un successo storico per lei e per il suo paese.
Commozione contenuta da parte della tennista kazaka al termine del match che si chiude 3-6 6-2 6-2 in poco meno di due ore di gioco. Una vincitrice imprevedibile in una finale assolutamente inedita. In attesa del big match di domani tra Djokovic e Kyrgios, finale maschile in programma alle 15.