MotoGP, Stoner accusa la Ducati: le parole sono pesantissime!

MotoGP, Stoner accusa la Ducati: le parole sono pesantissime! Il pilota australiano è l’unico ad aver conquistato il titolo mondiale con la casa italiana 

Casey è stato un vero simbolo della Ducati negli anni 2000 e l’unico in grado di interrompere l’egemonia di Valentino Rossi. A suo avviso il team di Borgo Panigale sta sbagliando qualcosa.

Casey Stoner
Casey Stoner (AnsaFoto)

Sul fatto che la Ducati sia la miglior moto del lotto in questa stagione ci sono pochi dubbi. I successi su pista diversissime come Mugello e Assen per Pecco Bagnaia ne sono la dimostrazione, così come i tre acuti di Bastianini con il team satellite Gresini. L’ingegner Dall’Igna ha costruito un progetto assolutamente rivoluzionario per Borgo Panigale, con una migliore guidabilità e un’erogabilità più dolce della Desmosedici. Eppure qualcosa ancora manca per arrivare a quel benedetto titolo mondiale sempre sfuggito nell’era Dovizioso. L’ultimo (e unico) a conquistarlo fu Casey Stoner nel 2007, quando anche grazie all’accoppiata vincente con le gomme Bridgestone, la Ducati sbaragliò la concorrenza di Valentino Rossi e della Yamaha. Proprio l’australiano, rimasto legatissimo al team italiano (ha collaborato anche come collaudatore) ha rilasciato alcune dichiarazioni che faranno un po’m discutere i vertici della Rossa.

MotoGP, Stoner accusa la Ducati: “Si concentrano troppo sulla moto e poco sui piloti!”

Ducati
Bagnaia alla guida della Ducati (AnsaFoto)

Intervistato da Radio Sportiva, “Il Canguro Mannaro” ha spiegato: “Per me loro si focalizzano troppo sul mezzo e su cosa gli ingegneri vogliono vedere sulla moto, non su cosa il pilota vuole. Possono fare una moto come vogliono ma sulla sella c’è il pilota e se il pilota non si sente a posto non ottiene risultati. Yamaha e Honda generalmente nel passato facevano moto che funzionavano davvero per il pilota, ci si sentiva a posto nella guida in ogni condizione, e in un campionato questo è il miglior risultato che tu possa chiedere. Ma gli ingegneri della Ducati sono sempre a cercare qualcosa di speciale che forse nemmeno esiste e quando fanno qualcosa di speciale credono che sia l’unico modo per arrivare ma ancora non esiste una moto che vince senza chi la guida. È un modo per dire che devi porre più attenzione sul pilota e meno sul mezzo”. 

Poi sul campionato di quest’anno aggiunge: “Sicuramente è stato un inizio di stagione difficile per Ducati. Stanno guardando sempre ai loro sviluppi tecnici, hanno cominciato con molte difficoltà e qualche errore fatto da Pecco e sfortunatamente hanno perso diverso terreno in campionato”.

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