Verstappen-Hamilton, la frecciata che non ti aspetti: infuriano le polemiche. Riprende vigore la rivalità tra l’olandese campione del mondo e il fuoriclasse inglese
Il Gran Premio di Silverstone non ha modificato le gerarchie in vetta alla classifica piloti. Saldamente in testa al mondiale di Formula 1 continua ad essere Max Verstappen, il pilota olandese della Red Bull che nessuno sembra in grado di spodestare dal trono di campione del mondo. Non la Ferrari comunque tornata competitiva, nè tantomeno la Mercedes del rivale di sempre, Lewis Hamilton.
Nonostante i problemi avuti fin dai primi giri del Gran Premio di Gran Bretagna, Verstappen ha comunque chiuso la gara al 7/o posto, riscendo comunque a conquistare una manciata di punti che gli consentono di tenere a debita distanza il suo più immediato inseguitore o presunto tale, Charles Leclerc.
Ma per il pilota olandese la classifica conta poco: nonostante abbia in questo momento un ritardo di ben 88 punti dal vertice della classifica, Lewis Hamilton resta il rivale più pericoloso, l’avversario numero uno.
Non saranno certo i punti in classifica a cancellare una rivalità a cui basta una scusa, un pretesto per riprendere forza.
Verstappen, la frecciata ad Hamilton: “A 37 anni si può imparare”
In riferimento agli ultimi due Gran Premi disputati sulla pista di Silverstone, Max Verstappen ha inviato una frecciata intrisa di veleno al suo grande rivale.
Infatti mentre lo scorso anno nella curva più difficile del tracciato, la Copse, si verificò l’incidente con Lewis Hamilton che provocò l’uscita di pista del pilota della Red Bull, pochi giorni fa nel medesimo punto si è verificato il sorpasso all’esterno di Charles Leclerc proprio ai danni del sette volte campione del mondo.
La stessa curva ma due manovre dall’esito completamente diverso. E Verstappen coglie l’occasione per punzecchiare Hamilton: “Penso sia bello che a 37 anni si possa ancora imparare ad andare in corda. Lewis sta imparando. È positivo anche per i piloti più giovani sapere che a 37 anni ci sia ancora margine e tempo per imparare”.
Sembra un complimento, ma non lo è: “Nel filmato che compara le due manovre si vede chiaramente cosa è cambiato rispetto all’anno scorso. Credo che Charles gli abbia concesso meno spazio rispetto a me, e questo la dice lunga. Se ne faccia una ragione, alla fine è stato lui ad essere penalizzato nel 2021, quindi i commenti che ha fatto non hanno senso”.