Olimpiadi Tokyo, firmato l’accordo che salva i Giochi e garantisce maggiore tranquillità a tutti gli atleti: gare salve, i tifosi esultano
La salvezza delle Olimpiadi di Tokyo si chiama Pfizer. Oggi infatti è stato ufficializzato l’accordo fra il CIO e l’azienda americana che insieme a BioNTech ha prodotto il primo vaccino anti Covid utilizzato con efficacia nel mondo contro il Covid-19.
Lo stesso vaccino che sarà iniettato a tutti i partecipanti dei prossimi Giochi, sia quelli olimpici che paralimpici. Le dosi necessarie per vaccinare atleti, staff tecnico e tutti gli altri accompagnatori necessari alla spedizione, ove non lo avessero già fatto, saranno distribuite attraverso i singoli Comitati nazionali. Toccherà a questi ultimi coordinarsi con i loro governi per portare a termine in tempo la campagna vaccinale.
In ogni caso i tempi per poter far partire le Olimpiadi di Tokyo in massima sicurezza saranno rispettati. La consegna, secondo gli accordi, dovrebbe partire alla fine di maggio, in modo da completare le vaccinazioni con la seconda dose entro la fine di giugno oppure i primi di luglio. La cerimonia inaugurale a Tokyo è prevista il 23 luglio, quindi tutto possono farcela.
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Olimpiadi Tokyo, con i vaccini Pfizer via libera da parte del governo giapponese. E il CIO ringrazia
La donazione dei vaccini da parte di Pfizer dovrebbe mettere quindi fine a tutti i timori del governo giapponese e dei cittadini che non volevano essere ‘invasi’ da migliaia di stranieri tra luglio e settembre. Prima c’è stata una serie di colloqui tra il primo ministro giapponese Yoshihide Suga e il presidente oltre che amministratore delegato dell’azienda, Albert Bourla. Poi l’accordo è stato sottoposto al CIO che lo ha ratificato e tira un sospiro di sollievo.
“Stiamo invitando gli atleti e le delegazioni partecipanti ai prossimi Giochi – ha detto oggi il presidente del CIO, Thomas Bach – a dare il buon esempio e ad accettare il vaccino dove e quando possibile. Possono inviare un messaggio potente che la vaccinazione non riguarda solo la salute personale, ma anche la solidarietà e la considerazione del benessere degli altri nelle loro comunità”. E ha ringraziato Pfizer per la generosa offerta.