Non solo Fabio Quartararo, ma anche Jack Miller e Aleix Espargaro, tutti costretti ad andare sotto i ferri per i dolori dovuti alla sindrome da tensione compartimentale: ma di cosa si tratta?
Sono già tre i piloti costretti ad andare sotto i ferri a causa della sindrome da tensione compartimentale, un vero e proprio infortunio professionale per i piloti del motomondiale. E non solo…
Tensione compartimentale, cos’è
Di fatto la tensione compartimentale è un problema per chiunque usi la moto in modo professionale o comunque quotidiano. E dunque non solo piloti, ma anche fattorini e pendolari che ai mezzi pubblici preferiscono la propria due ruote. Il movimento di presa sulla manetta del gas, il freddo, le buche e una certa tensione musicale dovuta allo stress della guida e a una postura non del tutto corretta, provoca questa sindrome che provoca spasmi e forti dolori all’articolazione del braccio. Molto dipende anche dalla forza eccessiva, non sempre necessaria, che si esercita sulla presa. Da qui un sovradimensionamento dei muscoli che porta a una cattiva irrorazione dei tessuti e a una eccessiva pressione interna ai tessuti.
La terapia farmacologica spesso non basta, soprattutto per gli sportivi alle prese con gare, test e allenamenti.
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Quartararo, Miller e Aleix Espargaro
A Jerez, nell’ultimo GP del motomondiale, Fabio Quartararo era arrivato attardato al traguardo a causa dei dolori lancinanti al braccio destro sacrificando anche la sua prima posizione provvisoria nella classifica del campionato.
Quartararo è stato operato in settimana e a breve potrà tornare sulla sua M1, sicuramente sarà al via del prossimo evento di Le Mans. Ma in precedenza la stessa sorte era toccata anche a Jack Miller della Ducati e ad Aleix Espargaro, tradito dai violenti dolori durante che lo hanno fatto cadere durante i test di Jerez di questa settimana. Anche il pilota dell’Aprilia andrà sotto i ferri. A fine mese.