Ancora medaglie per la squadra azzurra nell’ultima giornata dei Mondiali di Nuoto di Budapest con l’oro di Paltrinieri e della squadra di staffetta maschile, l’argento di Pilato e con Ceccon bronzo sub judice prima dell’accoglimento del ricorso di Ress
Subito un bronzo per Thomas Ceccon nei 50 dorso maschili, anche se finiranno per toglierglielo. Poi l’argento di Benedetta Pilato nei 50 rana. Ed è un bilancio stretto per gli azzurri.
Il tutto in un programma ricchissimo sotto ogni aspetto considerando il livello molto alto delle competizioni in programma e tanti azzurri in vasca. Che regala tre medaglie di giornata e un bilancio complessivo impressionante, il più ricco di sempre a un Mondiale: quattordici medaglie, sette ori, tre argento e quattro bronzi.
Paltrinieri, l’eroe polverizza la vasca
Sulla sua distanza, i 1500 metri, Gregorio Paltrinieri si presenta in condizioni non straordinarie e reduce da una prestazione sugli 800 metri non esaltante. Nuota in corsia 1, con un tempo di qualificazione non straordinario, ben lontano dai superfavoriti e decide una tattica folle. Partire come un treno. Vada come vada. Paltrinieri inanella una vasca dietro l’altro a un ritmo vertiginoso da 29″ a vasca. Gli altri attendono, forse troppo. E non lo prendono più. Il suo margine di vantaggio è enorme a un ritmo degno del record del mondo. Dietro di lui il vuoto. Alle sue spalle Finke e il campione del mondo Wellbrock. Qualcosa di davvero mai visto. Straordinario: 14.32.80 il suo tempo, a un nulla dal record mondiale con un’impresa grandiosa. Quarto oro azzurro dalla vasca dei nuotatori. Forse la più emozionante e clamorosa in assoluta.
Oro della staffetta maschile: impensabile
Quando tutto sembra avere già toccato il suo vertice arrivano quattro ragazzi giovani, brillanti, entusiasti ed estremamente coesi. Ceccon, Martinenghi, Burdisso e Miressi riescono a conquistare un oro nella staffetta maschile mista con un’autorevolezza semplicemente impressionante. Dietro persino gli Stati Uniti con Mirressi che resiste al rush finale di Held. Per una squadra che non era mai salita sul podio di questa specialità è un evento storico. I ragazzi in zona mista spiegano il loro miracolo: “Avevamo un’opportunità e la vittoria di Gregorio Paltrinieri ci ha dato uno come spunto in più. Cantare il nostro inno tutti insieme sarà comunque qualcosa di assolutamente speciale” dice Martinenghi sottolineando un’impresa che va addirittura al di là della storia.
Mondiali di nuoto Budapest, Pilato d’Argento
Ci si aspettava molto da Benedetta Pilato dopo la medaglia d’oro nei 100 metri e il record del mondo in questa stessa vasca. Purtroppo l’argento della atleta azzurra è di grandissimo valore, soprattutto perché arriva alle spalle di una straordinaria interprete come la lituana Meilutyte. La tarantina paga una partenza un po’ incerta che il ritmo dell’avversaria le impedisce di colmare con un finale in crescendo. Peccato.
Mondiali di nuoto Budapest, Ceccon bronzo sfiorat
Anche Thomas Ceccon arrivava da una medaglia d’oro nei 100 dorso. I 50 non sono la sua specialità, ha il quarto tempo assoluto dopo le semifinali e può puntare al bronzo. Che arriva non senza un colpo di scena. Dopo un esame della gara a video i giudici squalificano l’americano Justin Ress, primo qualificato, e Ceccon quarto alle spalle anche di Armstrong e Masiuk si ritrova con la seconda medaglia di questo mondiale. A fine gara però la doccia fredda. L’accoglimento del ricorso di Ress: Ceccon tornera quarto… Ma cambia poco in una giornata storica per il nuoto azzurro.
Vittoria per la svedese Sjoestroem nei 50 stile libero e della canadese McIntosh, secondo oro in questo mondiale, nei 400 misti. Settimo posto per le azzurre della staffetta mista, Panziera, Pilato, Di Liddo e Di Pietro, nell’ultima gara in programma della giornata.
Italia invece sconfitta, 12-14 contro la Spagna nell’ultima gara decisiva del girone di qualificazione di pallanuoto. Azzurri che dovranno dunque guadagnarsi le possime gare partendo dagli ottavi di finale.