Wimbledon, il clamoroso annuncio spiazza tutti: non era mai accaduto! C’è grandissima attesa per il via del terzo torneo dello Slam
La decisione di escludere i tennisti russi fa ancora discutere, così come la mancata assegnazione dei punti in questa edizione. Intanto c’è chi è disposta a tutto pur di partecipare.
Una settimana scarsa e si inizia a fare sul serio. L’edizione numero 135 dello Slam più ambito e famoso del mondo è ormai alle porte. Quest’anno sarà un Wimbledon diverso rispetto al passato, visto che per la prima volta nell’era Open non verranno assegnati i punti per la classifica ATP e WTA. Il frutto di una commistione tra politica e sport, che mai dovrebbe avvenire. La situazione della guerra in Ucraina ha portato all’esclusione degli atleti russi (tra cui il numero uno del mondo Medvedev) con una coda di polemiche che ancora non accenna a placarsi.
La risposta dell’associazione dei giocatori alla decisione dell’All England Club è stata altrettanto osteggiata e rende il torneo di questo 2022 dal sapore leggermente diverso. Tuttavia, soprattutto per gente come Matteo Berrettini, conta davvero poco cosa ci sia in palio, se non il fatto di mettere in bacheca il Major più prestigioso. Una grandissima occasione, Djokovic e Nadal permettendo.
Wimbledon, il clamoroso annuncio spiazza tutti: cambia nazionalità pur di partecipare
C’è anche chi non vuole rinunciare per nessun motivo al mondo ad una ribalta così importante come quella londinese ed è disposta a tutto pur di esserci. E’ il caso della tennista Natela Dzalamidze, russa di nascita ma ora georgiana d’adozione. Un passaggio di passaporto propedeutico allo sbarco a Wimbledon.
La notizia è stata riportata dal Times, e la numero 43 delle classifiche WTA di doppio, dovrebbe partecipare in coppia con la tennista serba Aleksandra Krunic. Secondo quanto riportato dall’autorevole quotidiano britannico, un portavoce dell’All England Club avrebbe già comunicato che ci sarebbe l’opportunità da parte degli organizzatori di intervenire per impedire casi del genere.
“La nazionalità dei giocatori, definita come la bandiera sotto la quale giocano negli eventi professionistici, è un processo concordato che è regolato dai tour e dall’ITF (Internation Tennis Federation, ndr.)“, ha affermato la fonte.
Va ricordato che la decisione presa da Wimbledon non è stata sposata da nessun altro torneo dello Slam e per questo sta creando ancora più discussioni. Nel seeding non vedremo quest’anno gente del calibro di Medvedev e Rublev al maschile e la bielorussa Victoria Azarenka nel femminile.