Ranking ATP, il risveglio di Matteo Berrettini è amaro: il motivo

Ranking ATP, il risveglio di Matteo Berrettini è amaro: il motivo. Il 25enne tennista romano ha vinto il secondo torneo consecutivo sull’erba e ora punta su Wimbledon

Il ritorno in campo di Matteo Berrettini è andato ben oltre le aspettative più rosee. Il 25enne tennista romano, dopo aver saltato a piè pari l’intera stagione sulla terra battuta, nei due tornei sull’erba di Stoccarda e del Queen’s ha ottenuto altrettante vittorie.

Berrettini
Berrettini (LaPresse)

Una striscia di nove partite consecutive che Matteo Berrettini ha conquistato con disarmante sicurezza, come se l’infortunio alla mano destra che lo ha costretto a restare fuori per tre mesi non fosse mai esistito. Risultati molto importanti e di notevole spessore tecnico, ma che a sorpresa non gli hanno consentito di mantenere la 10/a posizione nel ranking ATP.

Tutta colpa, si fa per dire, della vittoria del polacco Hubert Hurkacz nel torneo ATP 500 di Halle. Con questo successo, Hurkacz ha superato in classifica Berrettini che questa mattina è scivolato all’undicesimo posto della classifica mondiale.

Ma a prescindere dalla perdita della posizione nel ranking, le vittorie di Stoccarda e al Queen’s rappresentano un ideale punto di partenza per Berrettini che ora si presenta al torneo di Wimbledon come uno dei grandi favoriti per la vittoria finale.

Torneo nel quale il nostro numero uno rientrerà tra le prime otto teste di serie, grazie all’esclusione di Medvedev e Rublev e al forfait di Zverev.

Ranking ATP, gli altri azzurri: Sinner undicesimo

Sinner
Jannik Sinner (LaPresse)

Nonostante l’uscita, speriamo solo temporanea, dalla top 10, Matteo Berrettini si conferma comunque il numero uno del tennis italiano, davanti a Jannik Sinner che occupa la 13/a posizione e a Lorenzo Sonego, 32/o nel ranking.

Entrambi mantengono le rispettive posizioni rispetto all’ultimo aggiornamento della classifica, in attesa di vederli entrambi all’opera nel torneo di Eastbourne. Tra i primi 50 giocatori del mondo si registra la perdita di tre posizioni per Fabio Fognini (62), mentre ne guadagna altrettante Lorenzo Musetti (71)

Ma l’attenzione di tutti gli appassionati è già rivolta al torneo più atteso dell’intera stagione, il grande appuntamento di Wimbledon che per la prima volta dall’inizio dell’era Open non assegnerà punti per il ranking ATP. Ma prestigio e fascino restano intatti.

 

 

 

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