Dramma Maradona, arriva la notizia più sconvolgente: tutti sono rimasti senza parole. Ancora un capitolo doloroso dopo la sua scomparsa
Anche da morto, Diego Maradona non riesce a trovare pace. O meglio, è così per la sua grande famiglia allargata che in questi giorni si è riunita in Argentina. Nessuna nostalgia tra i fratelli, anche se almeno per la legge cinque di loro lo sono. Ma solo la necessità di inventariare i beni del campione per l’eredità.
Con un’amara scoperta però perché come racconta la stampa argentina alcuni beni che erano sicuramente in possesso del campione sono spariti. In particolare diversi orologi di lusso, per un valore di poco inferiore ai 50mila euro. Colme spiega la rivista ‘Caras’, Dalma, Gianinna, Diego Jr., Jana e Diego Fernando (che è rappresentato dalla madre, Verónica Ojeda), hanno aperto due container arrivati da Dubai.
Ma gioielli e orologi erano spariti. Lo racconta il giornalista Carlos Monti: “Qualcuno ha detto: ‘Scusi, dove sono gli orologi di Diego?’. Quelli che aveva in coppia per Dalma e Gianinna. Dove sono i gioielli di Diego? E dov’è la catena d’oro di Diego? Non sono nel contenitore”. In effetti la scatola con quegli oggetti era stata consegnata a Romina Rodríguez, la cuoca che viveva a Dubai con il calciatore, perché la delle alla vedova, a Claudia Villafañe. Così è stato aperto un fascicolo giudiziario.
Dramma Maradona, arriva la notizia più sconvolgente:
Ma sembra non esserci pace nemmeno per la statua dedicata al ‘Dies’ realizzata dall’artista Domenico Sepe lo scorso anno. Era stata piazzata all’esterno dello Stadio San Paolo, poi dedicato a lui, lo scorso 25 novembre ad un anno esatto dalla sua scomparsa.
Poi era spostata per alcuni problemi burocratici ancora non risolti e da allora è sparita. Ora il consigliere comunale Nino Simeone, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha svelato un retroscena clamoroso: “Io ho perso le tracce. So che c’è l’idea di spostarla a Secondigliano, ma sono notizie che non posso dare ufficialmente perché si sa ancora poco”.
Simeone punta però anche molto sul museo dedicato al campione: “Abbiamo una serie di regali e opere in omaggio a Diego. Le teniamo chiuse in un magazzino ed è davvero un peccato. Ci vogliono le risorse, speriamo di portare a casa questo risultato e che De Laurentiis sia più sensibile a questo argomento”.