Esonero Mancini, il clamoroso passo falso in Germania cambia tutto: c’è il sostituto

Esonero Mancini, il clamoroso passo in Germania cambia tutto: c’è il sostituto. Il ct non è più così sicuro di restare in sella alla panchina azzurra

A Monchengladbach è andata in scena una disfatta annunciata. Troppi esperimenti e giocatori non pronti a certi livelli. Il 5-2 fa male a tutto il movimento, già vessato dall’esclusione ai Mondiali.

Roberto Mancini
Roberto Mancini sulla panchina dell’Italia (AnsaFoto)

Come cancellare quanto di buono fatto nelle precedenti tre sfide di Nations League in appena 90′. La sconfitta di ieri della Nazionale in Germania sembra essere uscita dai manuali dell’orrore, di cosa evitare con cura per andare incontro a figuracce che nel mondo del calcio lasciano sempre qualche strascico. A Monchengladbach era pieno di tifosi azzurri, emigranti, che non vedevano l’ora di poter sostenere la maglia dell’Italia. Purtroppo non è bastata la cabala a proteggere i pali di Donnarumma, tra i più colpevoli, e questa volta il tracollo è diventata cosa ben chiara fin dall’avvio. Rispetto alla sfida di Bologna di una diecina di giorni fa, troppi esperimenti da una parte (la nostra) e troppi titolari di livello dall’altra. Kimmich, Gundogan, Muller e Werner hanno passeggiato sulle macerie di una difesa mai compatta e mai protetta dal centrocampo. L’attacco presentato da Mancini non poteva essere sostenibile, con Gnonto, Politano e Raspadori che hanno provato (inutilmente) ad inseguire il pallone per tutto il primo tempo. Il passaggio a 3 nella ripresa ha solo peggiorato le cose e tra un errore e l’altro la cinquina si è concretizzata in un battito di ciglia.

Esonero Mancini, il clamoroso passo in Germania cambia tutto: prende sempre più piede l’ipotesi Fabio Cannavaro

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro (AnsaFoto)

Al di là delle dichiarazioni di facciata, pur considerando la Nations League come un’amichevole di lusso, a nessuno piace perdere così. In Federazione hanno mandato giù il boccone amaro ma stanno pensando seriamente al futuro. Nessuno può negare gli indubbi meriti di Mancini nell’aver costruito una magnifica Nazionale in grado di portare a casa l’Europeo meritatamente solo un anno fa. L’esclusione dal Mondiale, unita ad una lunga salita per ricostruire un gruppo competitivo ora però pesa sulle motivazioni del ct. C’è realmente la voglia dopo 4 anni di ripartire da zero con il 100% della convinzione? In FIGC non tutti sono convinti di questo e si stanno guardando intorno. Il nome che serpeggia nelle segrete stanze di via Allegri è sempre lo stesso, ovvero quello di Fabio Cannavaro. Se prima esisteva un ballottaggio tra lui e Gattuso, ora l’arrivo di quest’ultimo a Valencia ha sciolto ogni possibile dubbio. Con o senza la supervisione di Marcello Lippi, il capitano del trionfo di Berlino del 2006 sarebbe il personaggio giusto per rilanciare un progetto a media lunga scadenza con il grande entusiasmo che lo contraddistingue. Esperienza in panchina all’estero (tra Cina ed Emirati) l’ha già maturata e non vedrebbe l’ora di sposare questa avventura. La lunga pausa estiva può essere decisiva nelle scelte di Gravina.

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