Formula 1, un calendario maxi: regalo speciale di Liberty Media ai tifosi. Nel futuro più gare e il ritorno di alcune piste mitologiche
Mai come nelle ultime due stagioni la Formula 1 sta attirando investitori e pubblico. Non sono scappati nemmeno in piena pandemia, ma con la cura Liberty Media stanno aumentando. E per questo gli organizzatori del mondiale stanno pensando ad un calendario maxi.
Il progetto, svelato in anteprima dal quotidiano olandese ‘De Telegraaf’, è quello di di portare il calendario a 25 gare stagionali, una in più del limite previsto dal Patto della Concordia. Succederà dal 2023 perché ci sono molte località, tra ritorni e debutti, che chiedono una gara per condividere una fetta di business.
Così accanto alle 22 gare attuali, nella prossima stagione dovrebbero tornare in calendario la Cina, sempre che il Coronavirus non provochi altri problemi, e il Qatar che ha un accordo fino al 2032. Poi ci sarà il debutto del circuito cittadino di Las Vegas ma non è tutto. Dovrebbe tornare nel programma anche il GP del Sudafrica sul circuito di Kyalami, vicino a Johannesburg, a 30 anni esatti dall’ultima edizione vinta da Alain Prost. Una richiesta fatta da molti piloti, a partire da Lewis Hamilton che vuole un gran premio in Africa.
Formula 1, un calendario maxi: l’estate per tutti i team sarà lunghissima
Il calendario attuale dice che in 40 giorni la F1 affronterà ben cinque gare prima della pausa estiva, tutto quello che non serviva ad una Ferrari in crisi di motori. Si comincia il 19 giugno a Montreal (altro appuntamento che torna dopo il Covid) e si finisce il 31 luglio all’Hungaroring. In mezzo anche Silverstone il 3 luglio, il Red Bull Ring in Austria il 10 luglio e Le Castellet il 24 luglio. Un tour de force per tutti, ma che per Maranello diventerà fondamentale alla luce delle continue rotture nei propulsori.
Mattia Binotto, che è nato come motorista ancora prima di diventarel team principal, lo ha detto chiaramente dopo Baku: “In Canada monteremo un motore fresco e a basso chilometraggio, quindi questi problemi non dovrebbero presentarsi. Ma sono ovviamente preoccupato per il resto della stagione. Le soluzioni non si trovano in 2-3 giorni. Pensavamo di aver raggiunto un livello sufficiente di affidabilità. Ci daremo da fare”.