Al suo primo torneo dopo l’intervento chirurgico alla mano che gli era costato una lunga assenza, Matteo Berrettini conquista il torneo ATP 250 di Stoccarda
É stato sicuramente un peccato non vederlo in campo a Roma e al Roland Garros. Ma Matteo Berrettini ha ripagato l’attesa . 84 giorni – con una vittoria che fa ben sperare in vista di Wimbledon.
Un successo sofferto, 6-4 5-7 6-3 quello del tennista romano contro un veterano esperto come Andy Murray, protagonista di una partita coraggiosa, intensa e volitiva al suo ritorno in una finale dopo quattro mesi al termine di un lungo percorso di sofferenza fatto di infortuni e ricadute.
ATP Stoccarda, Berrettini vince
Onore al merito a Murray, consistente e resistente, ma in grandissima difficoltà sulla prima palla di servizio di Berrettini tornato a livelli di autorevolezza che non sembrano certo quelli di un atleta appena uscito da un lungo stop.
In un primo set estremamente equilibrato, nel quale Murray non regala assolutamente nulla, Berrettini capitalizza il break strappato nel terzo game difendendolo poi con le unghie e con i denti. Lo scozzesi si riporta in campo con estrema determinazione e Berrettini dee annullare la bellezza di quattro palle break, per poi vedersene annullate tre nel game successivo, in una sfida combattutissima anche dal punto di vista emotivo.
Secondo set equilibratissimo. Berrettini sul suo servizio non concede nulla. Murray dal canto suo ha pochissime incertezze e anche quando il romano ha la grande occasione per svoltare il match, con altre tre palle break concesse dal britannico, Murray riesce ad uscire dal buco con straordinaria dignità strappando per un’unica volta il servizio a Berrettini in un unico passaggio a vuoto sul suo servizio.
Nel terzo set la consistenza di Murray a poco a poco si spegne anche a causa di qualche problema fisico che costringe lo scozzese a un medical time-out per un problema all’anca. Berrettini rientra con prepotenza e chiude conquistando una vittoria importantissima dopo un intervento chirurgico problematico. Diciannove ace per il romano, subito vincente.
