Matteo Berrettini torna in campo dopo due mesi e mezzo di stop per l’operazione alla mano. Il primo avversario all’Atp di Stoccarda è Radu Albot
Un’attesa lunga oltre due mesi quella di Matteo Berrettini. Operato alla mano dopo il Masters di Indian Wells, l’azzurro ha saltato tutti i tornei su terra battuta per recuperare al meglio in vista della parte di stagione dedicata all’erba che lo scorso anno gli ha riservato non poche soddisfazioni con la vittoria del Queen’s e la finale persa a Wimbledon contro Djokovic.
A battezzare l’ennesimo ritorno da un infortunio per l’azzurro c’è il moldavo Radu Albot, entrato nel tabellone principale di Stoccarda dopo aver superato le qualificazioni. L’inizio di partita di Berrettini è molto incoraggiante.
Break immediato in avvio di primo set e ben cinque ace nei primi quattro game lo proiettano su un rassicurante vantaggio di 4-1. La prima di servizio (con una media oraria superiore ai 200) continua ad essere molto efficace anche nel prosieguo del set che l’azzurro incamera con un rapido 6-2 e un ulteriore break ottenuto a 15 sul 5-2 grazie a due risposte aggressive.
Berrettini-Albot, il secondo set
Nel secondo parziale, l’incedere di Berrettini cala e Albot resta in scia. Dopo aver annullato tre break point tra il quarto e il sesto game, è il moldavo a piazzare l’allungo decisivo sul 3-4 in suo favore quando Matteo capitola al primo break point della partita concesso al rivale sul 30-40. La rimonta non riesce e Albot, con il 4-6, trascina la sfida al terzo.
Il terzo set
Il passaggio a vuoto di Berrettini prosegue a inizio terzo set con Albot che non sfrutta tre break point per l’immediato allungo. Matteo resiste e sul 2-1; 15-40, è lui a strappare il servizio al rivale alla prima palla break a disposizione. E’ il momento chiave della partita. Tornato nuovamente efficace con il servizio, Berrettini conserva il vantaggio, concedendo solo tre punti in risposta ad Albot. Il terzo set finisce 6-3 e vale la qualificazione ai quarti per Matteo che ora attende il vincitore del confronto tra Sonego e Otte.
