Morata addio, la Juventus ha già trovato un nome: trattativa avviata. Non solo Pogba e Di Maria, c’è un caso aperto da risolvere
Tempo di grandi manovre in casa Juventus. I tasselli Pogba e Di Maria (prima il francese dell’argentino) in qualche modo andranno a posto, ma c’è ancora una mossa importante da fare. Manca il partner in attacco di Vlahovic perché il futuro di Alvaro Morata è segnato.
Il caso dello spagnolo è semplice e compenso al tempo stesso. Fino ad oggi la Juventus per il suo prestito dall’Atletico Madrid ha speso 20 milioni di euro in due anni. Ora per concludere l’operazione dovrà versare nelle casse dei ‘Colchoneros’ altri 35 milioni e nessuno ha voglia di mollare.
La riconferma di Morata è una precisa richiesta di Massimiliano Allegri, oltre che dei senatori nel gruppo della Continassa. Il club però tiene duro e continua a chiedere sconti. Per questo a fine giugno arriverà la scadenza e Morata, se tutto rimarrà come oggi, dovrà fare il viaggio inverso per tornare a Madrid. Le trattative sono aperte e intanto i bianconeri sondano altre piste.
Morata addio, la Juventus ha già trovato un nome: ecco la valutazione
Il nome nuovo, secondo ‘Tuttosport’, è quello di Timo Werner che potrebbe essere in uscita dal Chelsea. I londinesi lo avevano pagato 60 milioni due estati fa, dopo la sua fenomenale stagione nel Lipsia sia in Bundesliga che in Champions League. Ma in Premier e anche in Europa, l’attaccante tedesco è stato decisivo poche volte, facendo rimpiangere l’investimento. Ecco perché il Chelsea con la nuova proprietà valuta la possibilità di liberarsi anche del suo ingaggio, ma non è semplice.
L’alternativa per ora è sempre in Premier League. Federico Cherubini infatti da tempo insegue Gabriel Jesus del Manchester City. Un obiettivo che condivide con l’Arsenal, al momento decisamente più vicino al brasiliano. Ma anche questa pista resta aperta.
In ogni caso la decisione della Juvenrtus sul destino di Moise Kean, che al momento è la vera alternativa in rosa a Morata, è chiara. Nessuna possibilità che l’attaccante azzurro rimanga a Torino, nonostante la stima (almeno a parole) del suo allenatore.