Prezzo carburanti, pessime notizie in arrivo: automobilisti in allarme

Prezzo carburanti, pessime notizie in arrivo: automobilisti in allarme. Il taglio delle accise deciso dal governo e prorogato fino all’8 luglio non è più sufficiente a calmierare i prezzi

Il tema del prezzo dei carburanti è quanto mai di scottante attualità. La tregua all’aumento del costo alla pompa della benzina, verde e diesel, di cui gli automobilisti hanno beneficiato grazie al taglio delle accise deciso dal governo Draghi, sembra avere già il fiato corto.

Il prezzo della benzina è infatti tornato a crescere costantemente negli ultimi giorni. Per fare subito un esempio tangibile: la media nazionale per la verde in modalità self service ha toccato martedì mattina quota 1,9 euro/litro, mentre sul servito siamo ben oltre i 2 euro/litro.

Diverso il discorso per il gasolio, per cui i listini si sono mantenuti stabili. Un incremento costante che sta portando i prezzi ai livelli pre-guerra, nonostante sia ancora attivo lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro, che scadrà l’8 luglio. Il nuovo balzo è influenzato dall’aumento delle quotazioni internazionali, con il Brent in salita a 116 dollari.

Benzina
Benzina (Ansa)

Dati poco confortanti giungono dalle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico prendendo come riferimento circa 15mila impianti: benzina self service a 1,900 euro/litro (+9 millesimi, compagnie 1,905, pompe bianche 1,889), diesel a 1,821 euro/litro (+1, compagnie 1,828, pompe bianche 1,806).

Per quanto riguarda il servito, la benzina è aumentata fino a 2,028 euro/litro (+6, compagnie 2,070, pompe bianche 1,945), il diesel a 1,955 euro/litro (-2, compagnie 2,002, pompe bianche 1,863). Come si può notare, il taglio delle accise non è più sufficiente a bloccare la crescita dei prezzi dei carburanti.

Prezzo carburanti, altri aumenti per l’embargo sul petrolio russo

Pompa
Pompa benzina (Ansa)

questi prezzi vanno intesi come già “scontati”, visto che è ancora in vigore lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro. Alla fine di aprile la misura è stata prorogata fino al prossimo 8 luglio ed estesa al metano, per cui sono state azzerate le accise e l’Iva ridotta al 5%. Nonostante l’intervento del Governo i prezzi hanno dunque continuato a crescere.

E il peggio, purtroppo, deve ancora venire: il provvedimento approvato dall’Unione Europea che prevede l’embargo del petrolio russo è destinato ad avere gravi e pesanti ripercussioni sui cittadini di tutto il vecchio continente, a partire dall’ulteriore aumento del costo dei carburanti.

 

 

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