Carlos Sainz, allarme rosso in casa Ferrari: “Non è quello che voglio”. La delusione del Gran Premio di Spagna è stata doppia
Una domenica da dimenticare in casa Ferrari e non solo per il problema al motore che ha strozzato il golo l’urlo di tuti i tifosi costringendo Leclerc al ritiro. Perché Carlos Sainz avrebbe potuto lottare per la vittoria e invece è stato autore di una gara anonima.
In prova ancora una volta lo spagnolo è finito nettamente dietro al compagno di squadra. In gara ha ripetuto gli errori di inizio stagione partendo male (come a Miami), uscendo in fretta (come a Melbourne) e poi non riuscendo a rimontare come invece ha fatto ad esempio Lewis Hamilton. Tutti davanti alla sua gente, che è il problema peggiore per il ferrarista.
E a fine gara Sainz ha lanciato l’allarme: “In partenza ho sbagliato io con la procedura. Poi provando a recuperare – ha detto a Sky Sport – ho preso vento in curva 4 che mi ha fatto andare in testacoda. Da lì ho danneggiato tanto la macchina sul fondo, non era più la stessa e non mi permetteva di spingere nelle curve veloci”.
Ma il problema è molto più grande. “Sto faticando con la macchina, si vede anche dall’esterno. Gli aggiornamenti stanno funzionando bene, la macchina è veloce ma faccia fatica a trovare il bilanciamento. E per il mio stile di guida non è quello che voglio e che avevo l’anno scorso, che invece mi faceva andare fortissimo. È una cosa su cui sto lavorando, con i miei ingegneri e con tutta la squadra”.
Carlos Sainz, allarme rosso in casa Ferrari: Mattia Binotto ha la soluzione
I problemi di adattamento alla nuova F1 75 per Carlos Sainz erano stati confermati anche da Laurent Mekies, il direttore sportivo del team alla vigilia della gara. Ma il progetto è questo e la Ferrari non può tornare indietro ora che la stagione è entrata nel vivo.
Mattia Binotto però guarda oltre e lo rincuora: “Non esiste un problema Sainz. In questo momento Leclerc sta guidando in modo eccellente, accettando anche una vettura sovrasterzante. Per un pilota non è sempre facile guidare con un bilancio del genere, c’è chi preferisce più sottosterzo. Sono sicuro che ci arriverà anche Carlos. Dobbiamo dargli anche noi una macchina abbastanza veloce da star davanti comunque a tutti”.