L’Inter chiude la stagione con una vittoria sulla Sampdoria ma recrimina molto sui punti persi malamente per strada
Vince l’Inter, seconda in classifica. Ma resta l’amarezza di tornare a casa ascoltando la festa dei dirimpettai, superiori nel derby, più concreti nel corso di una stagione.
Una vittoria inutile che chiude il campionato nerazzurro a quota 84. Non abbastanza di fronte al Milan che chiude senza sorprese andando a vincere nettamente a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Inter-Sampdoria 3-0
L’Inter il titolo lo ha perso sicuramente prima di questa partita che non era un ultimo appello. Irrefrenabili le lacrime di alcuni giocatori nerazzurri che hanno lasciato il campo a testa bassa ripensando sicuramente ai punti persi malamente nel corso di una stagione che doveva partire con ben altri presupposti.
La partita
Con San Siro quasi del tutto pieno ma con l’attenzione generale ovviamente rivolta a quello che accadeva a Reggio Emilia, dove serviva una vittoria del Sassuolo, l’Inter gioca un primo tempo non particolarmente incisivo. Poi arrivano in rapida successione i tre gol di Perisic, e Correa, autore di una doppietta. Ma c’è poco da festeggiare. Musi lunghi. Radu, sfortunato protagonista della partita persa a Bologna, in panchina che piange. E anche se sugli spalti nessuno contesta, anzi… affetto e applausi per tutti, il clima è quello di una squadra che ha appena perso una finale. Perisic, vittima di un problema muscolare, esce dal campo in stampelle.
Per l’Inter questo secondo posto ha il peso di una clamorosa occasione sprecata malamente, ancora più amara perché concessa al rivale di sempre che raggiunge l’Inter a quota 19 nel computo degli scudetti. Una delusione cocente che sarà sicuramente argomento di riflessione, e forse anche di discussione, per una squadra che due mesi fa il titolo sembrava averlo già vinto.