Rivoluzione Juventus: ormai sono maturi i tempi per un ricambio sia dietro le scrivanie che i campo. Tutti i nomi per aprire un nuovo ciclo
Non è mai troppo tardi per cambiare e lo sanno anche in casa Juventus. In attesa di capire se nella prossima stagione sarà la gioia della Champions League o l’oblio dell’Europa League che non è davvero la stessa cosa, la proprietà ha comunque deciso da varare una rivoluzione.
La prima parte coinvolgerà la società, con tante facce nuove a cominciare dal presidente come spiega ancora una volta ‘La Gazzetta dello Sport’. I conti del club sono in rosso fisso, anche da quel punto di vista serve una scossa e così Andrea Agnelli potrebbe essere congedato riciclandosi comunque con una posizione di prestigio come presidente Ferrari.
Al suo posto in pole, accomunando Formula 1 e calcio, Alessandro Nasi che oggi è numero 2 di Exor (cassa di famiglia e socio di maggioranza della Juve). incidentalmente ma non troppo, è anche il compagno di Alena Seredova che così tornerebbe a respirare aria bianconera dopo la separazione di Gigi Buffon.
Non solo Agnelli però. La proprietà è convinta che i veri successi juventini siano nati con Beppe Marotta e non con Fabio Paratici. Quindi la prossima missione è riportare il dirigente a Torino salutando il direttore sportivo ma anche il vice presidente Pavel Nedved che ne ha condiviso tutte le decisioni. A posto di Paratici il nome caldo è quello di Cristiano Giuntoli, oggi ds del Napoli.
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Rivoluzione Juventus, il ritorno di Massimiliano Allegri e il suo nuovo ruolo in società
Rivoluzione in società ma anche in campo, a cominciare dalla panchina. Il ritorno di Massimiliano Allegri, ieri a Torino per altri affari, sembra questione solo di annunci. E per lui un ruolo molto più ampio della prima volta, come direttore dell’area tecnica e voce in capitolo anche nel mercato bianconero.
Se così fosse, le possibilità di rivedere Paulo Dybala ancora in maglia Juve tornerebbero altissime nonostante un rinnovo ancora non arrivato. Quelle di tenere Cristiano Ronaldo a Torino invece sono legate alle voglie del campione portoghese che non necessariamente collimano con quelle della società. In ogni caso la Juve che verrà sarà molto più giovane e continuerà il ricambio generazionale anche non in chiave italiana.