Fair Play Finanziario, problemi per i club italiani: “Saranno i più svantaggiati”. La Uefa ha approvato il nuovo regolamento economico
Si parte dalla prossima estate e ci sarà un triennio di tempo per mettersi in regola. Tanti i nuovi aspetti introdotti e la possibilità di spendere al massimo il 70% del proprio fatturato.
Ora è ufficiale. Un nuovo corso per il calcio europeo è iniziato con l’approvazione del Financial Sustainability Regulations, l’insieme di regole che sostituiranno il vecchio Financial Fair Play. Dopo il biennio pandemico si torna quindi a far quadrare i conti, con l’intento di pareggiare il più possibile le possibilità di spesa dei vari club Uefa. Ovviamente questa è solo un’utopia, visto che le proprietà più ricche continueranno ad investire molto di più degli altri, ma dovranno rispettare alcuni paletti.
Le tre parole d’ordine del nuovo corso sono: solvibilità, stabilità e controllo dei costi. Per quanto riguarda la solvibilità, la nuova regola sull’assenza di debiti scaduti (verso squadre di calcio, dipendenti, autorità sociali/fiscali e UEFA) garantirà una migliore tutela dei creditori. I controlli saranno trimestrali e la tolleranza sarà a zero per chi non rispetterà le scadenze. L’aspetto più importante riguarderà poi il tetto del 70% delle entrate del club da poter investire per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti.
Fair Play Finanziario, le parole di Andrea Traverso (Director Financial Sustainability Uefa): “I club italiani dovranno lavorare di più”
Il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin si è detto soddisfatto dei nuovi regolamenti approvati che entreranno in vigore dalla prossima estate (margine di tre anni per un assestamento definitivo).
“I primi regolamenti finanziari della UEFA, introdotti nel 2010, hanno centrato l’obiettivo principale. Hanno contribuito a far risalire le finanze del calcio europeo e hanno rivoluzionato il modo in cui vengono gestite le squadre di calcio europee. Tuttavia, l’evoluzione dell’industria calcistica, insieme agli inevitabili effetti finanziari del pandemia, ha mostrato la necessità di una riforma globale e di nuove normative sulla sostenibilità finanziaria. L’UEFA ha collaborato con i suoi stakeholder in tutto il calcio europeo per sviluppare queste nuove misure per aiutare i club ad affrontare queste nuove sfide“.
Per quanto riguarda le squadre italiane, però, potrebbero esserci maggiori problemi nel rimanere competitive rispettando questi paletti. A spiegarlo è stato Andrea Traverso, Director Financial Sustainability and Research della UEFA.
“I club della Serie A dovranno lavorare di più e da subito rispetto alle squadre degli altri paesi per rientrare nei paletti delle nuove regole economico-finanziarie dell’UEFA. La regola del pareggio bilancio è stata corretta e non si focalizza solo sul conto economico ma pone un accento sullo stato patrimoniale e sul livello di indebitamento dei club, a questo si aggiunge anche la “squad cost rule” sui costi di gestione della squadra“. Insomma non c’è tempo da perdere.