Sinner e Berrettini, chi è più forte? Un grande rivale non ha dubbi. I due tennisti italiani sono in grado di rimanere ai vertici del ranking mondiale per le prossime stagioni. E un giovane campione lo conferma
Jannik Sinner e Matteo Berrettini stanno attraversando un periodo poco felice in questo inizio di stagione. Ad oggi, le rispettive performance agli Australian Open restano le uniche grandi prestazioni offerte finora dai due più forti tennisti italiani. Sia il ventenne talento altoatesino che il campione romano hanno avuto a che fare con alcuni problemi di natura fisica che ne hanno condizionato il rendimento in campo. Tra ritiri ed eliminazioni precoci, il 2022 rischia di trasformarsi in un mezzo fallimento per entrambi.
C’è tutto il tempo, ovviamente, per rimettersi in carreggiata. Ma i tornei passano e gli avversari, più agguerriti che mai, incalzano minacciosamente. Uno tra questi in particolare, il più giovane e talentuoso, promette di diventare in tempi relativamente rapidi il nuovo numero uno e autentico dominatore del tennis mondiale. Stiamo parlando di Carlos Alcaraz, spagnolo di Murcia, 19 anni da compiere tra poco più di un mese, fresco vincitore del Masters 1000 di Miami. Un successo che gli ha consentito di agguantare l’11/o posto del Ranking Atp, ad oggi un solido trampolino di lancio verso il vertice della classifica.
Sinner e Berrettini, chi è più forte? Alcaraz non ha dubbi: “Il servizio di Matteo è super”
Carlos Alcaraz infatti sarà chiamato a confermarsi nei grandi tornei sulla terra battuta, che culmineranno con gli Internazionali di Francia al Roland Garros. Nel frattempo i nostri tennisti più forti cercheranno di sbarrargli la strada quanto prima. E a tal proposito, il 19enne di Murcia esprime un giudizio piuttosto chiaro sul valore dei due atleti azzurri: “Jannik Sinner è forte. È un top 10, ha vinto 5 titoli, non è tanto significativo che io l’abbia battuto né che l’abbia scavalcato in classifica. Ogni match ha una storia a sé”.
Ma se Sinner è considerato forte, Matteo Berrettini è ancora più pericoloso e temibile: “Sognavo di ritrovarmi nella posizione di Sinner, dopo Miami sono addirittura davanti a lui. È molto forte anche Matteo Berrettini, da cui ho perso a Melbourne. Credo che rispetto a Jannik, il servizio di Matteo sia superiore. Anzi, è una bomba”.