Marcell Jacobs, scatta l’allarme Mondiali: pessime notizie per i suoi fan. Per il velocista di Desenzano del Garda, oro olimpico a Tokyo sui 100 metri, si avvicina il primo grande appuntamento della stagione
E’ arrivato il momento delle conferme che contano. Marcell Jacobs, campione olimpico in carica sui 100 metri, è atteso dal primo vero appuntamento importante della nuova stagione di atletica leggera. Tra venerdì 18 marzo e domenica 20, la pista di Belgrado ospiterà i Mondiali indoor, la kermesse che vedrà ai nastri di partenza tutti o quasi i migliori atleti in circolazione. Tra questi, ovviamente, il 27enne velocista di Desenzano del Garda medaglia d’oro ai giochi di Tokyo l’estate scorsa.
Il clima che si respira nell’entourage dello sprinter lombardo è improntato ad un moderato ottimismo. Marcell Jacobs disputerà la gara dei 60 metri piani, la corsa sprint per eccellenza. I test che il nostro velocista ha sostenuto nel periodo di preparazione alla rassegna iridata di Belgrado hanno dato esiti confortanti. Un piccolo allarme in realtà è scattato proprio al meeting della capitale serba di una settimana fa, quando Jacobs è stato squalificato in finale a causa di una falsa partenza. Il campione bresciano ha minimizzato l’accaduto, attribuendo il suo errore a un lieve difetto della pista mondiale.
Marcell Jacobs, scatta l’allarme: il favorito ai Mondiali indoor non è lui
Ma i problemi per Marcell Jacobs sono altri. Anzi è soprattutto uno e si chiama Christian Coleman. Vrnticinque anni, americano di Atlanta, campione del mondo in carica dei 60 metri e primatista mondiale della distanza con uno stratosferico 6″34, è il favorito numero uno in vista di Belgrado. Non molto alto, dotato di una potenza fuori dal comune e di un fisico esplosivo, Coleman quattro anni fa stravinse ai Mondiali di Birmingham lasciando le briciole agli avversari. Contro un avversario simile, il nostro campione dovrà sfoderare la miglior prestazione della sua carriera.
Il miglior crono di Marcell Jacobs sui 60 metri è di 6″47, tempo che costituisce l’attuale record italiano slla distanza. Per battere Coleman e gli altri però un tempo del genere potrebbe non bastare: alla medaglia d’oro di Tokyo servirebbe un 6″40 basso, forse anche inferiore per sperare nella conquista di un’altra meravigliosa medaglia d’oro. L’attesa sta per terminare, non resta che scendere in pista.