Marcell Jacobs, scatta l’allarme: i Mondiali sono a rischio? Il velocista italiano campione olimpico in carica dei 100 metri a Pechino è incappato nel primo, vero incidente di percorso della sua carriera
Mancano soltanto dieci giorni al primo grande appuntamento della stagione di atletica leggera. Venerdì 18 marzo, sulla pista di Belgrado, si disputeranno i Mondiali indoor che vedranno tra i possibili grandi protagonisti il campione olimpico in carica dei 100 metri piani, il nostro Marcell Jacobs. Lo sprinter di Desenzano del Garda correrà in veste di favorito i 60 metri, gara per cu si è allenato con intensità e applicazione da due mesi a questa parte. E che lo ha visto stravincere in quattro occasioni consecutive, compresi i Campionati assoluti di Ancona.
La serie di successi però si è interrotta, a sorpresa, 48 ore fa proprio a Belgrado, sulla pista che ospiterà la rassegna iridata di metà marzo. Marcell Jacobs aveva vinto con disarmante facilità e leggerezza la sua batteria dei 60 metri, offrendo l’ennesima prova di una superiorità schiacciante sul resto della concorrenza. Qualche ora dopo era in programma la finale che avrebbe dovuto ribadire lo spettacolare stato di forma del velocista lombardo. Ma al momento dello start, appena scattato dai blocchi Marcell Jacobs è stato squalificato per partenza falsa.
Marcell Jacobs, scatta l’allarme per i Mondiali? “E’ la prima volta che mi capita, non si ripeterà”
Un piccolo e speriamo isolato incidente di percorso che il campione olimpico ha poi spiegato ai microfoni di stampa e tv: “È la prima falsa partenza della mia vita, non era mai successo – le parole di Marcell Jacobs subito dopo la gara– ma non provo rabbia, oggi serviva solo per capire alcune cose, non pensare al tempo o al piazzamento”. Il campione olimpico minimizza e probabilmente fa bene: “In fondo è meglio farla ora che ai Mondiali”.
Il problema è che i Mondiali si disputeranno proprio dove ha subito la clamorosa e inattesa squalifica. Marcell Jacobs spiega che quella di Belgrado è una pista un po’ anomala: “La pedana è molto rialzata, con tante vibrazioni, molto rimbalzante: potenzialmente si può correre veloce ma va interpretata bene, e oggi ho capito come fare. Ce sono state davvero tante, di false. Peccato, perchè mi sentivo molto bene ed ero sicuro di disputare una grande gara“.