L’attaccante nerazzurro si è finalmente sbloccato contro la Salernitana ma le voci di mercato che lo circondano sono molte
C’era una certa attesa intorno alla partita dell’Inter vinta ieri contro la Salernitana, 5-0.
Una vittoria rotonda che mancava da quaranta giorni e che aveva visto la squadra nerazzurra in sofferenza, con due soli punti nelle ultime quattro partite.
I tre gol di Lautaro Martinez
Motivatissimo Lautaro Martinez, tre gol in nemmeno un’ora di gara, grazie in particolare agli assist di Barella. E dire che nei primi minuti l’argentino aveva anche colto una clamorosa traversa che lo aveva visto mandare gli occhi al cielo, quasi a volere invocare un po’ di buona sorte.
“Nessuna possibilità che se ne vada”
Oggi della prodezza ma soprattutto del futuro di Lautaro Martinez ha parlato l’agente del giocatore Alejando Camaño, l’uomo che ha perfezionato il suo contratto all’Inter valido fino al giugno 2026. Il Toro, nonostante il suo momento di difficoltà nel corso delle ultime settimane, resta uno degli obiettivi più contesi del mercato. Già lo scorso anno, quando l’Inter aveva ridimensionato il proprio tetto di ingaggi rinunciando ad Hakimi e a Lukaku, erano state parecchie le offerte per Lautaro: dall’Inghilterra (Tottenham) e dalla Spagna (Real Madrid). Ma l’attaccante aveva scelto di restare: “Lautaro non ha alcuna intenzione di andarsene – dice Camaño – è profondamente legato alla squadra, alla maglia e alla società. Ha fatto una promessa a tutti: è rimasto perché vuole vincere ancora con questi colori”.
Quanto al suo momento di difficoltà l’agente ha confidato che il momento non è stato facile: “Ci sono momenti in cui niente va per il verso giusto, e la fortuna gioca un ruolo decisivo. Lautaro era molto arrabbiato perché la palla non voleva entrare. Ora quella rabbia è alle spalle”.
Il futuro del giocatore non è in discussione: “Lautaro è interista e non si muove, ha cinque anni di contratto, la sua volontà è quella di restare perché qui si sente benissimo. Oggi le possibilità che vada altrove sono zero…”