Ancora una tragedia su un campo da rugby, James Theodore pilone francese di 22 anni muore stroncato da un malore
La notizia della morte di James Theodore, pilone 22enne del Chartres, squadra del campionato federale francese, ha destato profonda impressione in tutto il mondo del rugby.
Il decesso è stato improvviso, durante l’allenamento. Una banale seduta sul campo di casa dopo due giorni di riposo, perché la squadra la prossima settimana non avrebbe giocato.
Rugby, due vittime in tre settimane
Improvvisamente James Theodore, si è accasciato al suolo: senza un contrasto, senza un lamento. Immediati i soccorsi da parte dei compagni che hanno subito cercato di rianimarlo con il massaggio cardiaco e la respirazione forzata. Sul campo c’erano tutti i presidi previsti per legge sui campi da gioco francesi, anche quelli dilettantistici. É stato utilizzato anche il defibrillatore. Ma James non si ripreso nemmeno dopo l’arrivo dei medici del pronto intervento di rianimazione. Una volta trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Chartres i medici non hanno potuto far altro che riscontrare il decesso.
Malore fatale
Il mondo del rugby accoglie anche questa tragedia con cordoglio e partecipazione. Molti i messaggi di condoglianze giunti al Chartres e alla famiglia del giocatore anche dall’Italia. Si tratta della seconda terribile notizia che scuote il mondo della palla ovale dopo la morte di Jack Jeffery, giocatore inglese deceduto per le conseguenze di uno scontro di gioco in un match amatoriale il 13 febbraio scorso. Jack non era riuscito a evitare l’impatto con un placcaggio mentre stava segnando una meta. Una fatalità che aveva sconvolto il popolosissimo mondo del rugby inglese.
James Theodore era arrivato in Francia dall’arcipelago di Reunion quattro anni fa per studiare all’università e giocare a rugby. Un fisico impressionante. I compagni di squadra e gli avversari delle squadre che partecipano al campionato federale francese hanno indetto una sottoscrizione per una borsa di studio intitolato a suo nome.