Si prospetta un autentico terremoto in Formula 1 prima ancora dell’inizio del Mondiale, in programma a fine mese
Il conflitto tra Russia e Ucraina sta alimentando pesanti conseguenze in tutti gli ambiti: economici, industriali e sportivi.
Club e federazioni che hanno deciso di isolare la Russia, boicottando qualsiasi evento ufficiale. Ma anche giocatori russi, come Rublev e Medvedev, che hanno preso le distanze dall’attacco russo e dalle decisioni di Putin.
Formula 1, corse e politica
La Formula 1 dal canto suo, contrariamente a quanto fatto da altre federazioni come la FIFA, che hanno assunto una posizione più morbida e di attesa, ha immediatamente deciso di cancellare il Gran Premio di Russia di Sochi. Per motivi di sicurezza ufficialmente. Anche se la decisione suona anche come una forte sanzione nei confronti del Cremlino. Una scelta che ha suscitato numerose reazioni: anche scettiche, come quelle di Nikita Mazepin, unico pilota russo del circus. Che si è dichiarato contrario alla cancellazione di Sochi scrivendo che “lo sport non dovrebbe mai essere influenzato dalla politica”.
Mazepin, voci di sostituzione
La posizione di Mazepin tuttavia si è fatta estremamente delicata nel corso degli ultimi giorni. Al punto che da più parti si ipotizza che il suo sedile sia a rischio. Anche se il pilota ha già eseguito i primi test, anche se il primo gran premio del calendario è ormai vicinissimo: l’esordio è fissato in Bahrain tra tre settimane, il 20 marzo.
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Il web è stato invaso da commenti pesantissimi nei confronti di Mazpein, alcuni anche di una certa autorevolezza. Jeremy Clarkson, il conduttore di Top Gear e Grand Tour lo ha invitato a suon di insulti ad andare a correre da solo in Russia: “Tanto perderesti lo stesso”, ha chiosato in modo sarcastico il giornalista inglese.
I commenti pesanti nei confronti di Mazepin sono migliaia. E quasi tutti chiedono la sua testa. Un po’ per gli atteggiamenti molto arroganti del pilota, spesso al centro di polemiche legate al suo pensiero personale sul movimento “Black Lives Matter” per esempio. Ma anche perché suo padre, il multi-miliardario Dmitry Mazepin, principale finanziatore della scuderia americana con la Uralkali, amico personale di Putin e suo sostenitore politico, non ha fatto molto per renderlo più simpatico agli occhi dei fan. Il marchio Uralkali nel frattempo è sparito dalla livrea della Haas.
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Nelle ultime ore le voci del possibile taglio di Mazepin si sono moltiplicate. Così come quelle di un suo possibile sostituto: si parla di Pietro Fittipaldi, pilota di riserva della Haas per questa stagione e di un ritorno in Formula 1 di Antonio Giovinazzi, pilota in quota Ferrari che quest’anno ha lasciato il circus per correre in Formula E.