Formula 1, un grande nome del passato pronto al ritorno: fan scatenati. Dopo le nuove monoposto, altro colpo di scena in arrivo
La vera novità del 2002 nel mondo della Formula 1 è rappresentata dalle monoposto, una rivoluzione che conosceremo meglio a partire dai test del Montmelò dal 23 febbraio. Ma non sarà l’unica perché in arrivo c’è anche un team inedito.
Già da qualche mese infatti Michael Andretti sta trattando per entrare nel mondo della F1, un vero business rilanciato dall’arrivo di Liberty Media al timone. Il primo tentativo è stato fatto cercando di rilevare le quote di maggioranza della Williams in modo da avere una struttura operativa già attiva. Ma si è rivelato un buco nell’acqua perché gli approcci non si sono trasformati in trattativa esattamente come era successo con la Sauber poi diventata Alfa Romeo.
Nelle ultime ore però Marto Andretti, leggenda del motorismo e padre di Michael, ha confermato l’intenzione della famiglia di sbarcare con una sua squadra: “Michael ha presentato una richiesta di iscrizione alla FIA per schierare un nuovo team a partire dal 2024. La Andretti Global ha le risorse necessarie e soddisfa tutti i parametri. E ora aspetta l’approvazione della Federazione”.
Formula 1, un grande nome del passato pronto al ritorno: c’è da pagare la tassa di iscrizione
Andretti Autosport bussa, ma cosa risponde la FIA? Per ora la proposta è stata accolta tiepidamente come conferma un portavoce della Federazione al portale The Race: “La FIA non è attualmente nella situazione di considerare o commentare su eventuali manifestazioni di interesse o richieste ricevute da nuovi potenziali team in relazione al Campionato del Mondo di Formula 1″.
In realtà nel Patto della Concordia firmato due anni fa era stata aggiunta una tassa d’iscrizione pari a 200 milioni di dollari per i nuovi team di Formula 1, da pagare alle attuali squadre in lizza. Chi arriva insomma deve essere in grado di non fare una comparsata, ma avere basi solide per proseguire il suo impegni negli anni.
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Andretti Motorsport però garantisce di avere le spalle coperte, anche grazie ai suoi sponsor. La monoposto sarebbe costruita negli stabilimenti vicino ad Indianapolis, ma poi diventerebbe operativa una sede in Europa, quasi sicuramente in Gran Bretagna. I prossimi mesi saranno decisivi per la trattativa.
