La spedizione italiana alle Olimpiadi di Pechino risulta essere una delle migliori di sempre, ma non mancano le occasioni di polemiche tra atleti e dirigenti
Già oggi, a tre giorni dalla conclusione del programma di gare, quella di Pechino 2022 è la seconda Olimpiade migliore di sempre per i colori azzurri.
Un risultato che migliora il bilancio, già eccellente di Pyeongchang e che pone il bilancio della squadra azzurra al di sotto solo delle Olimpiadi di Lillehammer, straordinarie con 20 podi sette medaglie d’oro.
Olimpiadi, medaglie e polemiche
Ma non è tutt’oro quello che luccica. La polemica scatenata da Ninna Quario, ex sciatrice della nazionale azzurra e madre di Federica Brignone, che aveva accusato Sofia Goggia di essere eccessivamente protagonista a scapito delle altre atlete della nazionale, è ripresa oggi. Dopo la medaglia di bronzo conquistata dalla figlia, la Quario ha da una parte smorzato, dall’altra ribadito il concetto: “Sofia Goggia bravissima, se le mie parole hanno offeso qualcuno chiedo scusa. Ma il giudizio non cambia, Sofia è una egocentrica”.
Arianna Fontana contro la federazione
Altre discussioni riguardano la FISG, federazione italiana sport del ghiaccio, e vedono al centro dell’attenzione Arianna Fontana, l’atleta azzurra più medagliata nella storia delle Olimpiadi invernali. L’azzurra, tre medaglie in questa edizione tra le quali l’oro nei 500 femminili di short track, ha conquistato tre podi allenandosi al di fuori del sistema federale insieme al marito, l’ex atleta Anthony Lobello.
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I due vivono a Budapest e seguono il loro programma. Lobello non è riconosciuto come tecnico federale. E la vittoria di Arianna diventa un capriccio pesante da mandare giù per la federazione. Il cui presidente Gios ha invitato l’azzurra a riflettere in vista dei giochi di Milano e Cortina: “Sarà bello riaverla con noi se accetterà di allenarsi nelle regole e nel rispetto dei programmi federali”. Come dire che non saranno tollerati altri personalismi.
La risposta dell’atleta non si è fatta attendere: “Se ho vinto è perché mi sono allenata secondo i miei metodi e fuori dai loro schemi. Certe frasi in un momento del genere non sono un bel segnale. A questo punto sono io che dovrò capire se esserci o meno…”
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Il presidente del CONI Giovanni Malagò si è molto infastidito per questi attriti in un momento di celebrazione dello sport italiano e ha chiesto a tutti silenzio: “Le polemiche non servono a nessuno e sicuramente non ci fanno onore. Ci sono ancora gare da disputare. Chiedo a tutti rispetto e silenzio…”