Esonero Mourinho, la presa di posizione di Friedkin: tifosi allarmati. Il presidente della Roma non avrebbe gradito il duro sfogo dello Special One nei confronti della squadra dopo il ko in Coppa Italia contro l’Inter
Una deflagrazione. Il durissimo sfogo di Josè Mourinho contro i giocatori nello spogliatoio del Meazza subito dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, intercettato e svelato nei dettagli dal Corriere dello Sport, ha avuto l’effetto di un terremoto che ha squassato il mondo Roma dalle fondamenta. Una strategia mediatica studiata a tavolino da parte dello Special One che rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.
Le durissime accuse rivolte ai giocatori e rivelate nei minimi dettagli dal quotidiano sportivo della Capitale non hanno incontrato il gradimento dei proprietari della Roma. Anzi, sembra proprio che l’uscita clamorosa del tecnico di Setubal abbia provocato una netta e profonda frattura con il presidente giallorosso Dan Friedkin. Il quale tra l’altro sarebbe a un passo dall’acquisto del club francese del Cannes, località della Costa Azzurra celebre per ospitare il tradizionale e prestigioso Festival del cinema. L’imprenditore texano non ha apprezzato la presa di posizione di Mourinho, a tal punto da prendere in esame anche una possibile conclusione anticipata del rapporto contrattuale a fine stagione.
Esonero Mourinho, rottura in vista con Friedkin e la Roma? Un addio a fine stagione non è impossibile
Josè Mourinho è legato alla Roma da un ricco triennale che andrà a scadenza a giugno 2024: un vincolo quasi impossibile da sciogliere se non attraverso una trattativa tra le parti. Un’ipotesi plausibile ma molto complessa che comunque non sembra all’ordine del giorno nell’agenda del patron giallorosso. Dan Friedkin, almeno relativamente a questo primo lungo segmento di stagione, è molto deluso per i modesti risultati ottenuti dalla squadra e per l’incapacità dello stesso tecnico portoghese di incidere sul rendimento dei giocatori.
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Tra l’altro, un probabile motivo di scontro nell’immediato futuro è legato al prossimo mercato estivo: Josè Mourinho vorrebbe una campagna acquisti sontuosa, con investimenti massicci da parte dell’azionista di maggioranza per rinforzare a dovere la squadra. Dan Friedkin invece punta a realizzare operazioni sostenibili e lontane anni luce dalle cifre monstre che le big d’Italia e d’Europa sono abituate a spendere. Una differenza di vedute molto ampia, forse incolmabile che potrebbe risultare decisiva sul prosieguo del rapporto tra Josè Mourinho e la Roma.