. ACi sono notizie che hanno del clamoroso e riguardano il consolidato rapporto tra Red Bull e Honda che quest’anno ha portato il team al mondiale di Formula 1
Sono qualcosa di più di una semplice voce le indiscrezioni che vorrebbero Honda e Red Bull pronte a riconsolidare il rapporto che quest’anno ha fruttato il primo mondiale di Formula 1 vinto da Max Verstappen.
Come noto, infatti, il colosso giapponese aveva deciso di riconsiderare i suoi investimenti in ambito agonistico, cancellando la considerevole quota destinata alla Formula 1 per concentrarsi su altre competizion, in particolare la IndyCar.
Lo spauracchio era quello delle nuove regole imposte dalla FIA che avrebbero richiesto un progetto e un motore completamente nuovo in vista del 2023. Cosa che aveva portato la casa giapponese ad annunciare il suo addio alla Formula 1 alla fine di questa stagione.
Red Bull e Formula 1, la Honda ci ripensa
Il clamoroso successo della Red Bull sta facendo riconsiderare alla Honda le priorità industriali nel settore sportivo. D’altronde non è un mistero che il colosso giapponese, tralasciando il successo di immagine ottenuto grazie alla vittoria di Verstappen, abbia guadagnato un sacco di soldi anche in borsa grazie alla vittoria del mondiale Formula 1. E che questo abbia garantito alla Honda una reputation straordinaria in ambito sportivo con la nascita di nuove potenziali partnership anche in altri settori.
Una questione di soldi
Così come era facile da ipotizzare è semplicemente una questione di soldi. Dietrich Mateschitz, l’imprenditore miliardario che ha creato dal nulla il marchio Red Bull, rendendolo un successo globale anche in ambito sportivo, inizialmente si era mosso per creare una propria unità tecnologica. L’idea era quella di rilevare la produzione dei motori Honda con un programma di partnership che avrebbe visto i giapponesi passare il loro know how per poi, gradualmente, lasciare la mano.
Mateschitz aveva delegato l’amministratore delegato del team di Formula 1 Helmut Marko a concretizzare una nuova unità di produzione a Keynes, sede del team Red Bull di Formula 1.
Dietro-Front
Ma le cose negli ultimi giorni sono completamente cambiate. La Honda, ufficiosamente, aveva già informato Marko della possibilità di prolungare il rapporto di collaborazione fino al 2025. Di qui la la marcia indietro, affrontando dunque la nuova fase di transizione per la creazione delle power unit secondo i nuovi regolamenti. E questo significherebbe un consolidamento di un rapporto che a quanto pare non è assolutamente destinato a finire.
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Una conferma, in questo senso, è arrivata anche dalle parole di Masahi Yamamoto, guru della Honda che da sempre segue la fornitura dei motori di Formula Uno che riguardano non soltanto la Red Bull ma anche la Alpha Tauri.
“É vero – dice il manager giapponese – anziché aiutare la scuderia a produrre in Inghilterra continueremo a produrre i motori in Giappone fino a tutto il 2025. Una scelta imprenditoriale e strategica che si rende necessaria visto il successo del progetto e gli sviluppi del business”.
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Una dichiarazione di circostanza che ribalta tutte le preoccupazioni degli ultimi mesi. Ma che garantisce continuità a un progetto che si è reso davvero competitivo nei confronti della Mercedes che aveva dominato le ultime stagioni.
Il tutto in vista del 2026 quando la Red Bull potrebbe davvero decidere di produrre autonomamente anche le sue power unit. Questo consentirebbe alla scuderia investimenti ancora più consistenti sulla produzione delle auto grazie al suo stato, di fatto, di essere un team esordiente.