Valentino Rossi confessa il suo rimpianto: “Non è stato facile scegliere”

Valentino Rossi confessa il suo rimpianto: “Non è stato facile scegliere”. Il Dottore torna indietro di 15 anni e parla della mancata svolta

La storia non è nuova e l’hanno raccontata in tanti. Ma per la prima volta ne parla direttamente chi l’ha vissuta sulla sua pelle. Perché quanto avvenuto quindici anni fa poteva cambiare quasi tutto nella carriera di Valentino Rossi.

Valentino Rossi prova la Ferrari (ANSA)

Negli anni successivi abbiamo visto un Rossi in rosso, quando ha vestito la tuta della Ducati ed è salito su una Desmodesici. La suggestione vera però sarebbe stata quella di applaudirlo al volante della Ferrari in Formula 1 e non ci siamo andati nemmeno troppo lontani. I test in effetti sono stati affrontati, chi era presente in pista, pur senza fare paragoni, ricorda che Valentino andava davvero forte, eppure alla fine è rimasto nel Motomondiale.

Adesso che è libero da impegni, in attesa di ricominciare con la Audi Gran Turismo, il pesarese è tornato su quell’episodio. Intervistato dal noto giornalista americano Graham Bensinger che per il suo programma ‘In Depth With Graham Bensinger‘ è arrivato fino a Tavullia per incontrarlo, Valentino ha svelato tutti i retroscena.

 

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Valentino Rossi confessa il suo rimpianto: tutta la sua carriera poteva cambiare

Quel test era più di un semplice passatempo e così lui insieme all’inseparabile ‘Uccio’ Salucci era arrivato a Fiorano in gran segreto anche se qualcuno l’aveva scoperto. Poco prima gli era arrivata una chiamata da Stefano Domenicali, allora team principal di Maranello, che gli chiedeva se volesse provare la macchina e non c’è stato nessun tentennamento.

“Arrivai davvero vicino a correre in Formula 1. Alla fine del 2006 feci un test vero e proprio, con piloti autentici a Valencia e io fui abbastanza veloce. Poi presi un volo per tornare a casa e alla fine decisi di restare in MotoGP”. Il piano della Ferrai era chiaro: farlo debuttare in un team più piccolo, probabilmente la Sauber, e poi portarlo a Maranello.

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“Ma io avevo molti dubbi e ala fine rimasi sulle moto, anche se non è stato facile scegliere. Tutti volevano che andassi in Ferrari, anche mia madre e i miei amici. Ma io nel mio cuore sentivo che dovevo restare in MotoGP“. Ha ancora vinto due titoli iridati, vinti nel 2008 e 2009, e il resto lo conosciamo tutti.

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