Il tribunale di Catania ha sancito il fallimento del Calcio Catania, 75 anni di storia, 17 dei quali in Serie A: ma anche 56 milioni di euro di debiti
Una situazione di insolvenza insostenibile. E nessun imprenditore pronto a prendersi la responsabilità di rimettere in sesto i conti di una squadra destinata a scomparire.
Catania a un passo dal fallimento
Il Catania rischia di scomparire per sempre dal calcio professionistico. La squadra è iscritta alla girone C di Lega Pro e sta faticosamente portando avanti un campionato difficilissimo. Ma al termine di questa stagione, se non ci saranno novità sostanziali, il Catania rischia di fare la fine del Chievo e di molte altre nobili decadute costrette a ripartire dai dilettanti.
Il Catania, fondato nel 1946, di fatto è fallito. La società avrà a disposizione 30 giorni per impugnare la sentenza e presentare ricorso. Il club al momento è affidato a tre curatori fallimentari. L’esercizio provvisorio dal 2 gennaio dovrà trovare altre risorse per, quanto meno, portare a termine il campionato. Il che significa cessione di diversi giocatori.
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Futuro a rischio
Che cosa succederà nel prossimo mercato alla rosa del tecnico Baldini non è dato saperlo. Ma a preoccupare di più sono soprattutto i debiti: 53 milioni di euro di debiti con il fisco, altri tre riguardano iscrizioni e diritti sportivi non onorati.
I rossoazzurri vantano una storia importante e di successo, oltre che una tifoseria di tradizione e appassionata. Ma da diversi anni il club naviga in pessime acque finanziarie. Si era parlato dell’interessamento di un imprenditore romano per l’acquisizione del club ma il tribunale fallimentare non aveva ritenuto adeguate le garanzie finanziarie. Il Catania nei suoi 75 anni di storia ha militato in 17 campionati di Serie A, l’ultimo dei quali nel 2014 arrivando a sfiorare l’Europa.