Formula 1, inchiesta choc: guai in vista per Fernando Alonso?

Formula 1, guai in vista per Fernando Alonso: un’inchiesta del tg satirico di Canale5 rivela un particolare inquietante sull’azienda fondata dal pilota spagnolo

Padel Alonso
A destra Fernando Alonso, ex campione di F1 e grande appassionato di Padel

Fernando Alonso potrebbe finire nei guai. Il quasi quarantenne pilota ed ex campione del mondo di Formula 1, attualmente in forza alla francese Alpine (ex Renault), sarebbe finito al centro di un’inchiesta portata avanti dal celebre telegiornale satirico ‘Striscia la Notizia’, in onda tutte le sere su Canale 5. Un’indagine che il programma creato da Antonio Ricci sta portando avanti da tempo, quella contro le ormai celebri U-Mask, le mascherine rivelatesi fasulle la cui vendita è stata espressamente vietata dal Ministero della Salute.

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Come sarebbe finito il nome di Alonso nella questione delle mascherine vietate? A spiegarlo sarà l’inviato della popolare trasmissione satirica di Canale5, Moreno Morello: sembra infatti che l’azienda fondata circa tre anni fa dal due volte campione del Mondo, la Kimoa, specializzata nella produzione e vendita di abbigliamento e accessori vari, continui a distribuire sul mercato le famigerate U-Mask nonostante l’esplicito divieto di vendita imposto dal Ministero della Salute.

Alonso-Kimoa
Fernando Alonso (Getty Images)

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Formula 1, Alonso al centro dello scandalo delle mascherine vietate

Fernando Alonso viene ripreso con indosso le mascherine griffate con il marchio della sua azienda. Secondo però quanto affermato dall’iniviato di ‘Striscia la Notizia’, le mascherine in questione sarebbero proprio le U-Mask cui è stato apposto il marchio ‘Kimoa’ sul tessuto. Questi dispositivi di protezione individuale sono venduti da Amazon a 45 euro al pezzo. “Non serve un occhio particolarmente attento – ha preannunciato Moreno Morello in attesa del servizio che andrà in onda stasera – per rendersi bene conto che le mascherine del pilota spagnolo altro non sono che delle U-Mask a cui è stato semplicemente apposto il marchio Kimoa sulla fodera in tessuto”. I due tipi di U-Mask, la Model 2 e la Model 2.1, non avrebbero superato i test sulla respirabilità necessari per poter essere vendute sul mercato. Il Ministero le ha ritirate entrambe e sulla vicenda è ancora in corso un’indagine avviata dalla Procura di Milano.

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