Continuano ad emergere nuovi retroscena sulla carriera di Valentino Rossi, come quando il suo rivale lo prese di petto in ascensore…
E’ ormai giunta al termine la straordinaria carriera di Valentino Rossi in MotoGp. A pochi giorni dalla sua ultima gara, però, stanno venendo fuori tantissimi retroscena in merito ai duelli che hanno reso il “dottore” il pilota più popolare e vincente al mondo.
Tutto grazie al documentario di DAZN “RiVale”, che propone delle interviste dei suoi avversari più famosi. E così, dopo le dichiarazioni al veleno di Stoner e Jorge Lorenzo, che ha raccontato nei dettagli la vicenda che portò Marquez a schierarsi dalla sua parte, ora è Max Biaggi a parlare della rivalità col pilota di Tavullia.
Il rider romano, ai tempi della 500, diede parecchio filo da torcere a Valentino. O meglio, fu il contrario, visto che Max era già un pilota esperto e il romagnolo soltanto un esordiente nella massima categoria.
Tra di loro ci furono parecchi scontri in pista, ma anche sui giornali in un periodo dove internet era molto meno utilizzato ed i social network non esistevano.
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Max Biaggi e lo scontro con Valentino Rossi in ascensore: il racconto
Come ammesso dallo stesso Biaggi, la loro rivalità nacque senza un vero e proprio motivo scatenante: “Io non mi sono scelto il ruolo del cattivo, come Rossi non si è scelto il ruolo del buono. Non c’è stato proprio verso di uscire da quel tipo di personaggi o di ruolo. Doveva andare così, perché questa rivalità planetaria ne hanno parlato tutti e continuano a parlare tutti. Venivamo presi in inganno facilmente perché bastava che un giornalista veniva lì e diceva ‘sai cosa ha detto di te? Guarda c’è scritto su questo giornale…’, ti facevano vedere il giornale, allora è vero e allora rispondigli così, così e cosà”.
Max si è poi soffermato su due gare nello specifico, ovvero Welkom 2004 (in cui ha raccontato di aver perso la gara per aver fatto male i calcoli sui giri rimanenti) e Motegi, quando avvenne un curioso episodio in ascensore:
“Ci siamo incontrati a Motegi nell’ascensore era il momento dell’apice del dualismo. Siamo andati su, dopo i saluti di cortesia, l’ascensore inizia ad andare poi a un certo punto ho iniziato a ragionare, ho spinto il tasto stop, ho guardato il mio fisioterapista e poi ho guardato lui e gli ho detto: “Senti, una cosa ma perché tu mi rompi tanto i c*****ni? Perché? Ma io che ti ho fatto…”. E lui educatamente mi fa: “Ma no Max ma è la stampa che dice così…”.
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Insomma, dopo gli anni di rivalità ora i due sembrano aver voglia di ricostruire il rapporto. Chissà, magari davanti ad un bicchiere di vino ci rideranno su.