Di fronte a oltre 70mila tifosi impazziti di gioia e alla presenza del president della FIFA Gianni Infantino, l’Al Hilal vince la sua quarta Asian Champions League
Tutto davvero troppo facile per l’Al Hilal: la squadra di Riyadh aveva la possibiità di giocare la partita più importante e attesa della stagione in casa. E l’ha sfruttata vincendola senza rischiare nulla.
Asian Champions League, la partita
Contro una squadra seguita da appena 100 tifosi, costretti al silenzio nel catino ribollente dei Blue Power e reduci da un viaggio allucinante a causa delle restrizioni per la pandemia, l’Al Hilal dopo appena 16” è già in vantaggio. Il gol più veloce nella storia dell’Asian Champions League viene marcato da Al Dawsari.
Il Pohang alle prese con assenze importanti come quelle del centrocampista Lee Seung-Mo e del portiere titolare Kang Hyeon, la cui stagione è finita male con un intervento chirurgico alla caviglia, non riesce a reagire. Di fatto nemmeno un tiro in porta dei sudcoreani. Che rischiano il tracollo con altre occasioni sprecate di un nulla da Gomis e e Matheus Pereira. Poi al 63’ la partita si chiude e inizia la festa. Passaggio in profondità di Gomis per Marega che infila la porta avversaria con un diagonale preciso. L’Al Hilal non esagera, gli Steelers non reagiscono.
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Al Hilal al Mondiale per club
La squadra di Riyadh conquista così la sua quarta Asian Champions League e diventa la squadra di maggiore successo nella storia della competizione continentale asiatica con otto finali, quattro delle quali vince: due dal 2019 a oggi…
I Blue Power tornano così al Mondiale per Club insieme a Chelsea, Al Jazzera (squadra organizzatrice del torneo che si terrà ad Abu Dhabi), Auckland City, Monterey, Al-Ahli e in attesa della vincitrice della finale di Copa Libertadores in programma il 29 novembre, a Montevideo, tra Flamengo e Palmeiras.
Il gol di Marega del 2-0
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