Argentina-Brasile è stato un match pieno di interventi rischiosi. L’arbitraggio non è piaciuto alla Conmebol che ha preso una dura decisione
Argentina-Brasile ancora una volta ruba la scena del calcio internazionale. Il classico del Sudamerica andato in scena nella notte allo stadio San Juan del Bicentenario è stato uno dei più duri di sempre, con confronti fisici al limite del consentito.
A farne le spese è stato soprattutto il brasiliano Raphinha: l’ala del Leeds, infatti, è stato colpito duramente da una gomitata di Otamendi che ne l’arbitro, ne il VAR, hanno sanzionato con il cartellino rosso.
Una direzione che, ad ogni modo, non ha soddisfatto nemmeno i padroni di casa: Messi e compagni, al fischio finale, si sono avvicinati al fischietto Andres Ismael Cunha per chiedere spiegazioni su alcune decisioni.
Il clima era molto teso, soprattutto dopo quanto accaduto un paio di mesi fa in Brasile (i giocatori argentini, rei di aver violato i protocolli covid, sono stati arrestati in campo dalla polizia verdeoro), ed il match ne ha risentito offrendo davvero un brutto spettacolo.
Nonostante tutto anche l’Argentina ha garantito, con lo 0 a 0 finale, il suo pass per i mondiali in Qatar 2022. Ma la partita ha fatto parecchio clamore tanto che la Conmebol ha preso una decisione eclatante.
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Argentina-Brasile, la Conmebol sospende arbitro e VAR
La confederazione sudamericana ha infatti deciso di analizzare con cura i filmati della partita, soffermandosi sugli episodi incriminati e soprattutto sulla mancata espulsione di Otamendi.
La Conmebol ha evidenziato che sia l’arbitro Andres Ismael Cunha che il VAR Esteban Daniel Ostojich hanno commesso dei gravi errori e per questo motivo ha deciso di sospenderli entrambi per un periodo indefinito.
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Insomma, un classico infuocato che alla fine ha accontentato le due squadre e ha messo a repentaglio la carriera dei due arbitri in questione.