La maglia celebrativa dedicata a Diego Armando Maradona a un anno dalla sua morte scatena un’altra polemica che coinvolge il Napoli e gli eredi del Pibe de Oro
Potrebbe avere uno strascico legale la scelta del Napoli di scendere in campo con una maglia dedicato a Diego Armando Maradona.
Maradona contro il Napoli
È passato quasi un anno dalla tragica morte di Maradona. L’indagine è ancora in corso e a breve si attendono sviluppi che potrebbero essere clamorosi nell’accertamento delle responsabilità che hanno portato alla morte del fuoriclasse. Si parla del coinvolgimento del suo medico personale, di almeno un paio di infermiere ma non sono escluse ulteriori parti in causa, figli compresi.
C’è poi la questione dell’eredità di Diego, mai completamente chiarita tra proprietà all’estero, contratti pubblicitari in essere e l’immenso patrimonio rappresentato dal suo cognome.
LEGGI ANCHE > Napoli-Verona 1-1, Highlights, Voti, Tabellino: Capolista azzoppata
Una causa per l’immagine di Diego
Oggi Diego Jr, il figlio che Maradona ha avuto nella relazione con Cristiana Sinagra nel corso della sua lunga permanenza a Napoli ha attacco il club per la maglia celebrativa con la quale la squadra è scesa in campo contro il Verona… “La maglia in onore di papà è certamente un motivo di vanto – ha detto l’ex calciatore, oggi 35enne – ma noi figli, gli unici eredi e depositari del cognome di nostro padre, non siamo stati né coinvolti né interpellati e non abbiamo mai dato alcun consenso a questo genere di operazione”.
L’immagine di Maradona è oggetto del contendere anche in molte altre vicende non solo in Italia ma anche in Argentina e in Spagna: “Il Napoli – spiega Diego Jr – ha firmato un accordo con Stefano Ceci, ex manager di mio padre che però adesso non ha titolo per firmare alcun accordo di questo genere. Quindi agiremo per vie legali. È strano che una società seria come il Napoli abbia dato credito a questa persona”.
La causa che i figli di Maradona hanno deciso di intentare non è solo una presa di posizione nei confronti del Napoli ma anche di altri ex agenti e amministratori del Pibe che dalla morte di Maradona in poi hanno sfruttato l’occasione per firmare accordi di transazione personali.
