Si riapre, ma con cautela, stadi e palazzetti dello sport riapriranno gradualmente sulla base delle indicazioni del dipartimento dello sport, ratificati da un nuovo DPCM
Un passo per volta, ma lo sport italiano a poco a poco spera davvero che gli spalti di stadi e palasport possano finalmente riaprire dopo un anno e mezzo di lockdown che ha letteralmente azzerato gli incassi delle società sportive legati al pubblico.
Stadi e Palasport, come si riapre
La decisione era stata avvallata dal CTS, il comitato medico scientifico, che aveva dato ‘parere non negativo’ a una graduale riapertura delle arene sportive: 75% per gli stadi all’aperto, 60% per i palasport, in presenza di altre garanzie. Arene aperte solo nelle zone bianche, green pass obbligatorio per tutti, mascherina, distanziamento e controlli della temperatura all’ingresso.
Il parere del CTS era stato accolto dal governo che doveva tuttavia rendere operativo il piano, con un nuovo decreto attuativo. Di fatto il provvedimento ha un effetto immediato.
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Restrizioni e sanzioni
Restano però confermate oltre alle restrizioni anche le eventuali sanzioni per i gestori e i fruitori dell’impianto. Il che significa che ci saranno controlli. E che se dovranno essere riscontrate delle inosservanze le percentuali potrebbero essere ridotte con un provvedimento locale a carico delle società. Fino ad arrivare alle porte chiuse in caso di recidività. Le società si dovranno far carico di rispettare tutte pregiudiziali.
Al momento l’Italia è completamente in zona bianca. Da due giorni. Ma se si dovessero verificare nuove emergenze, in zona gialla, le percentuali di apertura dei cancelli saranno ridotte. O del tutto abrogate.