Nello stesso identico punto in cui ieri era caduto Rea, stavolta scivola Razgatlioglu, non senza qualche polemica e il nordirlandese vince la gara 2 del GP di Portogallo di Superbike
Per capire quanta tensione c’è in questo momento al vertice del mondiale Superbike vale la pena spiegare qualche retroscena prima ancora di spiegare la gara.
Superbike Portogallo, gara 2 a Rea
Ieri, in gara 1, Jonathan Rea scivola a 200 km/h in curva tredici. Un incidente pesantissimo che lascia il campione del mondo contuso e ferito, costretto a un lungo controllo al centro medico. Razgatlioglu vince e durante i festeggiamenti per tutta risposta va nel punto dove Rea è scivolato facendo le pulizie con uno spazzolone.
Oggi in gara 2 Razgatlioglu scivola in quello stesso identico punto: gara finita. Rea, che era al comando, si isola e vince dominando. Poi dedica al suo grande avversario un lunghissimo burnout sempre nello stesso identico punto dei due incidenti.
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Ordine d’arrivo e classifica generale
Rea torna alla vittoria dopo un digiuno durato cinque gare e dopo due cadute: quella di ieri e quella di una Superpole Race condizionata da una gran pioggia improvvisa e vinta dalla BMW di Van der Mark. In gara 2 dietro di lui la Ducati di Redding, che non riesce a reggere il ritmo del campione del mondo. Poi Baz, sul quale pesa un contatto a poche curve dalla fine con Bautista per il quale potrebbe essere sanzionato, quindi Locatelli e Gerloff.
Jonathan Rea resta in ritardo in classifica generale che ora vede il campione del mondo a 454 punti, 24 punti in meno di Razgatlioglu. Prossime tappe in Aegentina (16-17 ottobre) e Indonesia (13-14 novembre).