Messi, gesto clamoroso contro Pochettino: infuriano le polemiche. La Pulce protagonista di un episodio che fa discutere tifosi e critici
Non è iniziata nel migliore dei modi la nuova avventura parigina di Leo Messi. Il fuoriclasse argentino, lontano dalla ‘sua’ Barcellona, sembra aver smarrito buona parte delle due sicurezze e il suo ambientamento procede molto a rilento. In poche parole, la Pulce a Parigi sembra un pesce fuor d’acqua. E questo nonostante il Paris Saint Germain, pur senza brillare, veleggi senza problemi in testa alla classifica di Ligue1: Mbappè e compagni guidano infatti a punteggio pieno dopo sei giornate, già lanciati verso una facile e scontata conquista del campionato.
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I risultati però evidentemente non bastano per rasserenare l’ambiente. Finora, il rendimento di Messi è risultato molto al di sotto delle aspettative e in più di un’occasione l’ex Barca è apparso nervoso e contrariato. Uno stato d’animo inquieto che ieri sera, in occasione del match vinto in extremis dal Psg contro l’Olympique Lione, ha trovato il suo sfogo in un gesto clamoroso che in poche ore ha fatto il giro del mondo. Autore di una prova fino a quel momento non proprio esaltante, a un quarto d’ora dalla fine Leo Messi ha lasciato il campo sostituito da Mauricio Pochettino. Uscendo dal campo, ha incrociato l’ex tecnico del Tottenham che gli ha porto la mano per salutarlo: un gesto che il fuoriclasse argentino ha pensato bene di non ricambiare andandosene in panchina letteralmente furioso.
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Messi Ogah Salim 😤😡
Pochettino ⏳⏳⏳— Siaran Bola Live (@SiaranBolaLive) September 20, 2021
Messi, i cambi danno ragione a Pochettino: il Psg batte 2-1 il Lione grazie a Mauro Icardi
I cambi poi hanno dato ragione a Pochettino: il Psg ha infatti battuto 2-1 l’Olympique Lione grazie alla zampata vincente di Mauro Icardi che proprio al 94′ ha fatto esplodere il Parco de Principi. Un successo prezioso per i capitolini che consolidano il primato in classifica accumulando un vantaggio già rassicurante sulle presunte inseguitrici. Una vittoria che passa però inevitabilmente in secondo piano: tecnico e dirigenza devono assolutamente risolvere il caso Messi. L’argentino doveva rappresentare, nei piano degli sceicchi del Qatar, la stella più luminosa tra le tante stelle della squadra, un leader e trascinatore: per ora, la Pulce è parsa la copia sbiadita del fenomeno ammirato a Barcellona.